Quanti decibel durante un concerto?

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Lintensità sonora di un concerto di musica classica si attesta generalmente sotto gli 80 decibel ponderati A, un livello considerato moderatamente elevato ma non pericoloso per ludito con esposizioni brevi. Superamenti di questa soglia sono possibili, ma non frequenti.

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L’impatto sonoro della musica classica: quanti decibel in un concerto?

Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, l’esperienza di un concerto di musica classica non è necessariamente sinonimo di un bombardamento sonoro. L’intensità del suono in questo tipo di evento si attesta generalmente su livelli moderatamente elevati, ma lontani dalle soglie di pericolosità per l’udito, almeno per esposizioni brevi. Si parla, in media, di valori inferiori agli 80 decibel ponderati A (dBA), un’unità di misura che tiene conto della diversa sensibilità dell’orecchio umano alle varie frequenze.

Questa soglia degli 80 dBA, pur rappresentando un buon indicatore generale, non è ovviamente un valore assoluto e immutabile. Diversi fattori possono influenzare l’intensità sonora percepita durante un concerto di musica classica:

  • L’acustica della sala: un ambiente progettato per ottimizzare la propagazione del suono può amplificare l’intensità percepita, così come una sala con scarsa acustica può smorzarla.
  • La disposizione dell’orchestra: la posizione degli strumenti e la loro potenza sonora influiscono sulla distribuzione del suono nella sala. Un’orchestra che include un gran numero di ottoni, ad esempio, potrebbe generare picchi di intensità superiori rispetto ad una composta prevalentemente da archi.
  • Il repertorio eseguito: un brano di musica contemporanea con passaggi particolarmente intensi e dinamici raggiungerà livelli sonori superiori rispetto ad un delicato adagio di Mozart.
  • La posizione dello spettatore: la vicinanza all’orchestra o la presenza di ostacoli possono influenzare l’intensità sonora percepita.

Pur essendo possibili dei superamenti della soglia degli 80 dBA, questi non sono frequenti né prolungati nella musica classica. È importante, tuttavia, ricordare che anche esposizioni brevi a livelli sonori elevati possono contribuire al danno uditivo cumulativo nel lungo termine. Per questo motivo, in caso di particolare sensibilità o di frequentazione assidua di concerti, è consigliabile adottare alcune precauzioni, come ad esempio scegliere posti a sedere non troppo vicini all’orchestra o utilizzare tappi per le orecchie specificamente progettati per ridurre il volume senza compromettere la qualità dell’ascolto.

In conclusione, l’esperienza di un concerto di musica classica offre generalmente un ascolto piacevole e sicuro dal punto di vista dell’impatto sonoro. La consapevolezza dei fattori che influenzano l’intensità sonora e l’adozione di semplici precauzioni possono contribuire a preservare la salute del nostro udito e a godere appieno della bellezza della musica.