Che medicina era la Coca Cola?

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Formulata dal colonnello Pemberton nellOttocento, la Coca-Cola nacque come farmaco contro la dipendenza da morfina. Veniva inoltre proposta per alleviare disturbi come dispepsia e impotenza.

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Dall’oppio alla soda: la curiosa storia medicinale della Coca-Cola

Oggi simbolo globale di bibita gassata, la Coca-Cola nasconde un passato sorprendentemente legato al mondo della medicina. Lungi dall’essere concepita come semplice bevanda dissetante, la sua formula originale, ideata dal colonnello confederato John Stith Pemberton nella seconda metà dell’Ottocento, si proponeva come rimedio ad una serie di disturbi, primo fra tutti la dipendenza da morfina.

Pemberton, farmacista di Atlanta reduce dalla Guerra Civile americana, aveva sviluppato una dipendenza da morfina a causa delle ferite riportate in battaglia. Nella sua ricerca di un’alternativa meno dannosa, sperimentò con diverse sostanze, tra cui la cocaina, all’epoca considerata un analgesico e stimolante accettabile, e le noci di cola, ricche di caffeina. La combinazione di questi due ingredienti, uniti ad altri estratti vegetali e zucchero, diede vita al “Pemberton’s French Wine Coca”, un vino medicinale a base di coca pubblicizzato come cura per la dipendenza da oppiacei, la nevrastenia e altri disturbi nervosi.

Con l’introduzione di leggi proibizioniste ad Atlanta nel 1886, Pemberton fu costretto a riformulare la sua bevanda eliminando l’alcol. Nacque così la prima versione analcolica di quella che sarebbe diventata la Coca-Cola. La nuova formula, commercializzata come “tonico cerebrale” e “bevanda temperante”, mantenne la cocaina e la caffeina, vantando proprietà stimolanti, digestive e persino afrodisiache. Veniva infatti raccomandata per alleviare la dispepsia, l’emicrania, l’impotenza e la “neurastenia”, una diagnosi generica allora in voga per descrivere una vasta gamma di sintomi legati all’affaticamento e all’ansia.

L’idea di una bevanda medicinale gassata e dal sapore gradevole si rivelò un successo commerciale. Tuttavia, con il crescente dibattito pubblico sui pericoli della cocaina, all’inizio del XX secolo la Coca-Cola iniziò gradualmente a ridurre la quantità di alcaloide presente nella sua formula, eliminandola completamente nel 1929.

Da farmaco contro la dipendenza a bevanda globale, la storia della Coca-Cola riflette l’evoluzione del pensiero medico e sociale nel corso del tempo, testimoniando come un prodotto concepito per scopi terapeutici possa trasformarsi in un’icona culturale di portata mondiale, perdendo lungo il percorso le sue originarie pretese medicinali. Un percorso affascinante che ci ricorda come la percezione di ciò che è “salutare” e “dannoso” sia in continuo mutamento.