Chi soffre di apnee notturne se ne accorge?

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Le apnee notturne si manifestano con frequenti risvegli e irrequietezza durante il sonno, spesso accompagnati da sudorazione. Al mattino, chi ne soffre può lamentare mal di testa e durante il giorno eccessiva sonnolenza e stanchezza, nonostante le ore di sonno.

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Il sonno rubato: riconoscere i segnali delle apnee notturne

Le apnee notturne sono un disturbo del sonno subdolo, che spesso passa inosservato, scambiato per semplice stanchezza o insonnia. Riconoscere i segnali che il nostro corpo ci invia è fondamentale per poter intervenire e recuperare la qualità del sonno, e di conseguenza, la salute. Chi soffre di apnee notturne, infatti, non si limita a russare sonoramente, ma sperimenta interruzioni della respirazione durante il sonno, a volte anche centinaia in una sola notte. Queste interruzioni, seppur brevi, privano il cervello dell’ossigeno necessario, causando micro-risvegli di cui spesso il soggetto non è nemmeno consapevole.

È proprio questa inconsapevolezza il principale ostacolo alla diagnosi. Mentre il russamento forte e persistente può essere un campanello d’allarme, non tutti coloro che russano soffrono di apnee notturne. Allo stesso modo, non tutti coloro che soffrono di apnee russano rumorosamente. Quindi, come capire se il nostro sonno è davvero ristoratore o se siamo vittime di questo disturbo?

Oltre al russamento, ci sono altri segnali a cui prestare attenzione. Un sonno frammentato e agitato, con frequenti cambi di posizione e risvegli improvvisi, accompagnati da sudorazione notturna profusa, può essere un indicatore importante. Al risveglio, la sensazione non è di riposo, ma di spossatezza, spesso accompagnata da mal di testa, secchezza delle fauci e difficoltà di concentrazione. Durante la giornata, la sonnolenza eccessiva e una costante sensazione di stanchezza, nonostante le ore trascorse a letto, sono sintomi caratteristici. L’irritabilità, la difficoltà di memorizzazione e la riduzione delle prestazioni cognitive completano il quadro.

Un altro segnale, spesso sottovalutato, è riferito dal partner: le pause respiratorie durante il sonno, seguite da un respiro affannoso o da un russamento improvviso e più intenso. Questi episodi, apparentemente insignificanti, sono in realtà la manifestazione più evidente delle apnee notturne.

Riconoscere questi segnali è il primo passo verso la diagnosi e il trattamento. Se sospettate di soffrire di apnee notturne, consultate il vostro medico o uno specialista del sonno. Un semplice test, come la polisonnografia, potrà confermare la diagnosi e permettervi di iniziare un percorso terapeutico per recuperare il sonno perduto e migliorare la vostra qualità di vita. Ignorare i segnali, invece, può portare a conseguenze più gravi a lungo termine, come l’ipertensione, le malattie cardiovascolari e il diabete. Prestare attenzione al proprio sonno è un atto di cura verso se stessi.