Cosa succede se si ha poca melatonina?
Quando la notte tarda ad arrivare: vivere con la carenza di melatonina
La notte è scesa, la casa è silenziosa, ma i vostri occhi rimangono ostinatamente aperti, fissi sul soffitto. Vi rigirate nel letto, contando pecore immaginarie, ma il sonno, elusivo e capriccioso, sembra non voler concedervi tregua. Benvenuti nel frustrante mondo di chi soffre di carenza di melatonina.
Spesso ignorata, la melatonina, soprannominata “l’ormone del sonno”, riveste un ruolo fondamentale nel regolare i nostri ritmi circadiani, quel delicato orologio interno che detta i tempi di sonno e veglia. Prodotta dalla ghiandola pineale, la sua secrezione aumenta con il calare della luce solare, segnalando al nostro corpo che è giunto il momento di riposare.
Ma cosa succede quando questo meccanismo si inceppa?
Vivere con bassi livelli di melatonina può significare:
- Difficoltà ad addormentarsi (insonnia): la sera diventa una battaglia estenuante contro un sonno che non arriva, con la frustrazione che alimenta ulteriormente l’insonnia.
- Risvegli notturni frequenti: il sonno, quando arriva, è spesso frammentato e di scarsa qualità, lasciandoci esausti al mattino.
- Sonno ritardato: ci si addormenta e ci si sveglia più tardi del solito, rendendo difficile seguire un ritmo regolare.
- Stanchezza cronica: la mancanza di un sonno ristoratore si traduce in una sensazione persistente di stanchezza e spossatezza durante il giorno, compromettendo la concentrazione e l’umore.
Fortunatamente, la scienza offre una possibile soluzione. Studi scientifici, seppur ancora in fase di approfondimento, suggeriscono che l’assunzione di integratori di melatonina potrebbe aiutare a ridurre il tempo necessario per addormentarsi, agendo come una sorta di “reset” per l’orologio biologico.
Attenzione però: prima di ricorrere a qualsiasi integratore, è fondamentale consultare il proprio medico. Sarà lui, dopo un’attenta valutazione del caso specifico, a indicarvi il dosaggio corretto e a valutare eventuali controindicazioni o interazioni con altri farmaci.
Combattere la carenza di melatonina richiede un approccio a 360 gradi. Oltre all’eventuale integrazione, è fondamentale adottare uno stile di vita sano, che preveda:
- Esposizione regolare alla luce solare durante il giorno: la luce del sole è il principale sincronizzatore del nostro orologio biologico.
- Creazione di una routine rilassante pre-nanna: un bagno caldo, la lettura di un buon libro, ascoltare musica rilassante, sono tutti rituali che preparano il corpo e la mente al sonno.
- Evitare l’utilizzo di dispositivi elettronici prima di dormire: la luce blu emessa da smartphone, tablet e computer interferisce con la produzione di melatonina.
Ricordiamoci: il sonno è un bisogno primario, fondamentale per il benessere fisico e mentale. Prendersi cura del proprio sonno significa prendersi cura di sé.
#Melatonina Bassa#Ritmo Circadiano#Sonno DisturbatoCommento alla risposta:
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