Cosa vuol dire ectasia ghiandolare?

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Lectasia ghiandolare, o ectasia mammaria, è una condizione che si verifica quando i dotti galattofori, i canali che trasportano il latte materno, si dilatano.

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L’Ectasia Ghiandolare: Quando i Dotti Mammari si Dilatano

L’ectasia ghiandolare, più precisamente nota come ectasia mammaria o ectasia dei dotti galattofori, è una condizione benigna che interessa i dotti galattofori, i piccoli canali all’interno della mammella deputati al trasporto del latte durante l’allattamento. In sostanza, si verifica quando questi dotti si dilatano, ovvero aumentano di diametro, e le loro pareti si ispessiscono.

Sebbene l’ectasia ghiandolare possa manifestarsi a qualsiasi età, è più comune nelle donne in età perimenopausale, ovvero in prossimità della menopausa, o in quelle che hanno già superato questa fase. La condizione è sovente asintomatica, e pertanto può essere scoperta occasionalmente durante un esame clinico o mammografico eseguito per altri motivi.

Cosa succede esattamente?

Immaginiamo i dotti galattofori come dei piccoli tubicini. Con il passare del tempo, o a causa di cambiamenti ormonali, questi tubicini possono perdere elasticità e dilatarsi. Questa dilatazione può portare a una serie di conseguenze:

  • Accumulo di secrezioni: Il dotto dilatato può riempirsi di un fluido denso e opaco, simile al formaggio.
  • Infiammazione: La presenza di questo fluido stagnante può irritare le pareti del dotto, innescando una risposta infiammatoria.
  • Ostruzione: L’infiammazione e l’ispessimento delle pareti del dotto possono ostruire il flusso, favorendo l’accumulo di materiale.
  • Retrazione del capezzolo: In alcuni casi, l’infiammazione cronica può provocare la retrazione del capezzolo, ovvero un ripiegamento verso l’interno.

Sintomi e Diagnosi:

Come accennato, l’ectasia ghiandolare può essere asintomatica. Quando si manifestano, i sintomi più comuni includono:

  • Secrezioni dal capezzolo: Di colore variabile (trasparente, bianco, giallo, verde o anche sanguinolento), possono essere spontanee o verificarsi alla pressione del capezzolo.
  • Dolore al seno: Generalmente lieve o moderato, può essere localizzato nella zona del capezzolo o estendersi a tutta la mammella.
  • Arrossamento e gonfiore: La zona intorno al capezzolo può apparire arrossata, gonfia e dolente al tatto, segni di infiammazione.
  • Retrazione del capezzolo: Come già detto, in alcuni casi il capezzolo può rientrare.
  • Massa palpabile: Raramente, l’infiammazione può portare alla formazione di una piccola massa palpabile sotto l’areola.

La diagnosi di ectasia ghiandolare si basa sull’esame clinico della mammella e, se necessario, su esami strumentali come:

  • Mammografia: Utile per escludere altre patologie mammarie.
  • Ecografia mammaria: Permette di visualizzare i dotti dilatati e di valutare l’eventuale presenza di masse.
  • Esame citologico del secreto: Se presente secrezione, può essere analizzata al microscopio per escludere la presenza di cellule anomale.

Trattamento e Prognosi:

Nella maggior parte dei casi, l’ectasia ghiandolare non richiede alcun trattamento specifico, soprattutto se asintomatica. Il medico può consigliare:

  • Impacchi caldi: Per alleviare il dolore e l’infiammazione.
  • Analgesici da banco: Come paracetamolo o ibuprofene, per ridurre il dolore.
  • Indumenti comodi: Evitare reggiseni troppo stretti o con ferretto, che possono irritare la zona.

In rari casi, quando i sintomi sono persistenti e invalidanti, può essere necessario un intervento chirurgico per rimuovere i dotti infiammati.

È importante sottolineare che l’ectasia ghiandolare è una condizione benigna e non aumenta il rischio di sviluppare un tumore al seno. Tuttavia, è fondamentale consultare il medico in caso di comparsa di nuovi sintomi al seno, per escludere altre patologie e ricevere una diagnosi accurata. La diagnosi precoce è cruciale per la salute della mammella.