Perché il vino bianco fa più male del rosso?

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La maggiore suscettibilità allossidazione dei vini bianchi e rosati, rispetto ai rossi protetti dai tannini, influisce sulla loro conservazione e sulla quantità di solfiti aggiunti. Le normative europee prevedono limiti diversi per i solfiti aggiunti, più elevati per i vini bianchi e rosati rispetto ai rossi.
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Perché il vino bianco fa più male del rosso?

Il consumo moderato di vino rosso è spesso associato a benefici per la salute, mentre al vino bianco vengono attribuiti effetti più negativi. Una delle ragioni chiave di questa differenza è la diversa sensibilità all’ossidazione dei due tipi di vino.

Ossidazione e solfiti

L’ossidazione è un processo chimico che avviene quando il vino entra in contatto con l’ossigeno. Questo processo può compromettere il gusto, l’aroma e la qualità generale del vino. I vini bianchi e rosati sono più suscettibili all’ossidazione rispetto ai vini rossi, poiché contengono meno tannini.

I tannini sono composti naturali presenti nella buccia e nei semi dell’uva. Agiscono come antiossidanti, proteggendo il vino dall’ossidazione. I vini rossi contengono livelli più elevati di tannini rispetto ai vini bianchi e rosati, il che li rende più resistenti al deterioramento.

Per prevenire l’ossidazione nei vini bianchi e rosati, i produttori aggiungono solfiti, conservanti che agiscono come antiossidanti. Le normative europee consentono livelli più elevati di solfiti nei vini bianchi e rosati rispetto ai vini rossi, riflettendo la loro maggiore suscettibilità all’ossidazione.

Effetti sulla salute

Gli alti livelli di solfiti nel vino bianco e rosato possono avere effetti negativi sulla salute di alcune persone. Questi effetti possono includere:

  • Mal di testa
  • Congestione nasale
  • Difficoltà respiratorie
  • Nausea
  • Diarrea

Queste reazioni sono più comuni nelle persone sensibili ai solfiti. Tuttavia, è importante notare che la maggior parte delle persone può consumare vino bianco e rosato in quantità moderate senza sperimentare effetti negativi.

Considerazioni

Quando si sceglie il vino, è importante considerare la propria tolleranza ai solfiti. Le persone sensibili dovrebbero optare per vini rossi con livelli inferiori di solfiti. Se si consumano vini bianchi o rosati, è meglio berle fresche e conservarle in frigorifero dopo l’apertura per minimizzare l’esposizione all’ossigeno.

In conclusione, la maggiore suscettibilità all’ossidazione dei vini bianchi e rosati determina la necessità di aggiungere livelli più elevati di solfiti. Sebbene i solfiti siano generalmente sicuri, possono avere effetti negativi su alcune persone. Quando si sceglie il vino, è importante considerare la propria tolleranza ai solfiti e le condizioni di conservazione per garantire un consumo piacevole e salutare.