Perché si infiammano i linfonodi del seno?
Lingrossamento dei linfonodi del seno, o linfonodi ascellari, è causato dallaumento delle cellule immunitarie in risposta a infezioni, infiammazioni o, meno frequentemente, tumori. Mal di gola, malattie infettive e infiammatorie sono cause benigne comuni di questo fenomeno.
L’allarme silenzioso sotto l’ascella: quando i linfonodi del seno si infiammano
L’ingrossamento dei linfonodi del seno, più correttamente denominati linfonodi ascellari, rappresenta un campanello d’allarme che il nostro corpo ci invia, spesso in maniera silenziosa. Situati nella zona sotto le ascelle, questi piccoli organi del sistema immunitario svolgono un ruolo cruciale nella difesa dell’organismo, agendo come sentinelle contro agenti patogeni e cellule anomale. Ma cosa succede quando questi “sentinelle” si infiammano e diventano palpabili, generando preoccupazione?
La risposta, nella maggior parte dei casi, è semplice: un’attivazione del sistema immunitario. L’aumento di volume dei linfonodi ascellari è, infatti, la conseguenza di un incremento del numero di cellule immunitarie, impegnate a combattere un’infezione o un processo infiammatorio. Si pensi, ad esempio, ad una semplice infezione delle vie respiratorie superiori, come un comune raffreddore o una faringite: l’organismo, nel tentativo di debellare il virus o il batterio responsabile, attiva i linfonodi vicini, che si gonfiano diventando dolenti al tatto. Questo processo è perfettamente fisiologico e, solitamente, si risolve spontaneamente con la guarigione dell’infezione primaria.
Tra le cause benigne più comuni di linfonodi ascellari ingrossati figurano dunque le infezioni delle vie aeree superiori (mal di gola, sinusite, otite), ma anche altre infezioni, come quelle cutanee (follicolite, cellulite) o delle mani e delle braccia. Infiammazioni di diversa natura, come la mastite (infiammazione della mammella) possono anch’esse provocare l’ingrossamento dei linfonodi ascellari. In questi casi, il linfonodo interessato è solitamente dolente alla palpazione, e l’infiammazione si attenua con la risoluzione del problema di base.
È importante sottolineare, però, che sebbene la maggior parte dei casi di linfonodi ingrossati sia legata a cause benigne, è fondamentale non sottovalutare la possibilità di altre situazioni, meno frequenti ma più serie. Tra queste, rientrano le neoplasie, sia del seno stesso che di altre regioni anatomiche, che possono metastatizzare ai linfonodi ascellari. In questi casi, l’ingrossamento dei linfonodi può essere indolente, e talvolta accompagnato da altri sintomi, come la perdita di peso inspiegabile o stanchezza persistente.
Pertanto, qualora si riscontrasse un ingrossamento dei linfonodi ascellari, soprattutto se persistente (oltre le due-tre settimane) o accompagnato da altri sintomi allarmanti, è fondamentale consultare un medico. Solo una valutazione clinica accurata, che può includere l’esame obiettivo, analisi del sangue e, se necessario, esami più approfonditi come l’ecografia o la biopsia, permetterà di stabilire la causa dell’ingrossamento e di intraprendere la terapia più appropriata. Ricordarsi che la tempestività della diagnosi è fondamentale per garantire un trattamento efficace e una prognosi favorevole.
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