Qual è la malattia che causa la ritenzione di liquidi?

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Ledema, caratterizzato da gonfiore, deriva dalleccessivo accumulo di liquidi linfatici nei tessuti corporei. Spesso interessa gli arti inferiori (caviglie, piedi e gambe), ma può manifestarsi anche in viso e mani, compromettendo la normale circolazione linfatica.

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Oltre il gonfiore: comprendere l’edema e le sue molteplici cause

Il gonfiore, quella sensazione fastidiosa di pesantezza e tensione, spesso accompagnata da un aumento di volume di una parte del corpo, è un sintomo comunemente noto come edema. Ma cosa si cela dietro questo accumulo di liquidi nei tessuti? Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, l’edema non è una malattia in sé, ma piuttosto la manifestazione di diverse condizioni patologiche o fisiologiche. Se è vero che un rallentamento del drenaggio linfatico, come avviene nel linfedema, può causare gonfiore, ridurlo a questa sola causa sarebbe una semplificazione eccessiva.

L’edema, infatti, si manifesta quando si verifica uno squilibrio tra le forze che regolano il passaggio dei fluidi tra i vasi sanguigni e i tessuti circostanti. Immaginiamo il nostro sistema circolatorio come un complesso sistema di irrigazione: il sangue, ricco di nutrienti e ossigeno, scorre attraverso le arterie e i capillari, nutrendo i tessuti. Parte di questo liquido, attraverso un delicato equilibrio di pressioni, filtra dai capillari e si riversa negli spazi interstiziali, bagnando le cellule. Il sistema linfatico, una rete di vasi e linfonodi, ha il compito di drenare questo liquido in eccesso, filtrarlo e reimmetterlo nella circolazione sanguigna.

Quando questo meccanismo si inceppa, si verifica l’edema. Le cause possono essere molteplici e vanno indagate con attenzione da un medico. Oltre al linfedema, che deriva da un’ostruzione o malfunzionamento del sistema linfatico, l’edema può essere causato da:

  • Insufficienza venosa: le vene, dotate di valvole che impediscono il reflusso del sangue verso il basso, possono perdere elasticità e funzionalità, causando un ristagno di sangue e liquidi negli arti inferiori.
  • Problemi cardiaci: un cuore indebolito può faticare a pompare il sangue in modo efficiente, provocando un accumulo di liquidi, specialmente a livello polmonare (edema polmonare) o negli arti inferiori.
  • Malattie renali: i reni, responsabili della regolazione dei fluidi corporei, se compromessi possono causare ritenzione idrica e gonfiore.
  • Malattie epatiche: un fegato malato può produrre meno albumina, una proteina fondamentale per mantenere i liquidi all’interno dei vasi sanguigni, favorendo la loro fuoriuscita e l’edema.
  • Reazioni allergiche: in risposta ad un allergene, il corpo può rilasciare istamina, che aumenta la permeabilità dei capillari e causa gonfiore localizzato.
  • Assunzione di alcuni farmaci: alcuni farmaci, come i cortisonici e gli antinfiammatori non steroidei, possono causare ritenzione idrica come effetto collaterale.
  • Gravidanza: durante la gravidanza, l’aumento della produzione ormonale e la compressione dei vasi sanguigni da parte dell’utero in crescita possono favorire la comparsa di edema, soprattutto negli arti inferiori.

In conclusione, l’edema è un sintomo complesso che può avere diverse origini. Identificare la causa scatenante è fondamentale per impostare una terapia adeguata e risolvere il problema alla radice. Consultare un medico è quindi il primo passo per affrontare il gonfiore e prevenire eventuali complicanze.