Quali sono gli antinfiammatori che non fanno male allo stomaco?

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Alcuni farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) sono considerati più tollerabili a livello gastrico. Ibuprofene, ketoprofene e naprossene, ad esempio, sembrano presentare un minor rischio di irritazione gastrica rispetto allaspirina, pur mancando ancora studi comparativi approfonditi.

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Antinfiammatori e stomaco: un equilibrio delicato

Il dolore e l’infiammazione sono spesso compagni indesiderati, e i farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) rappresentano una soluzione rapida e accessibile per contrastarli. Tuttavia, l’uso prolungato o scorretto di questi farmaci può comportare effetti collaterali a livello gastrico, come bruciore, gastrite e ulcere. Come scegliere, quindi, l’antinfiammatorio più adatto alle proprie esigenze, minimizzando i rischi per lo stomaco?

La risposta non è univoca e dipende da diversi fattori, tra cui la storia clinica del paziente, la durata del trattamento e la presenza di altre patologie. È fondamentale ricordare che nessun FANS è completamente privo di rischi gastrici. Tuttavia, alcuni sembrano essere meglio tollerati rispetto ad altri.

Mentre l’aspirina, per la sua azione antiaggregante piastrinica e l’effetto inibitorio più marcato sulla cicloossigenasi-1 (COX-1), enzima protettivo della mucosa gastrica, è generalmente associata a un maggior rischio di irritazione, altri FANS come ibuprofene, ketoprofene e naprossene sembrano presentare un profilo di tollerabilità gastrica leggermente migliore. Questa percezione clinica, sebbene diffusa, è basata su un’esperienza empirica e sull’osservazione degli effetti collaterali riportati dai pazienti, piuttosto che su studi comparativi a lungo termine condotti su ampia scala.

È importante sottolineare che la minore incidenza di disturbi gastrici con questi FANS non significa assenza di rischio. Anche ibuprofene, ketoprofene e naprossene possono provocare effetti indesiderati a livello gastrointestinale, soprattutto in soggetti predisposti, come anziani, pazienti con ulcera peptica pregressa o in terapia con farmaci che aumentano il rischio di sanguinamento.

Per minimizzare il rischio di effetti collaterali gastrici durante l’assunzione di FANS, è consigliabile:

  • Assumere il farmaco a stomaco pieno: il cibo aiuta a diluire il principio attivo e a proteggere la mucosa gastrica.
  • Seguire attentamente le indicazioni del medico: rispettare il dosaggio e la durata del trattamento prescritti.
  • Evitare l’automedicazione: consultare sempre il medico prima di assumere un FANS, soprattutto in caso di patologie concomitanti.
  • Considerare l’utilizzo di gastroprotettori: in alcuni casi, il medico può prescrivere farmaci gastroprotettori, come inibitori di pompa protonica o antagonisti dei recettori H2, per ridurre il rischio di irritazione gastrica.
  • Valutare alternative: in caso di dolore lieve o moderato, si possono considerare alternative ai FANS, come paracetamolo o rimedi naturali, previa consultazione con il medico o il farmacista.

In definitiva, la scelta dell’antinfiammatorio più adatto va personalizzata in base alle specifiche esigenze del paziente, valutando attentamente il rapporto rischio-beneficio. Un dialogo aperto con il medico è fondamentale per individuare la strategia terapeutica più efficace e sicura.