Quando diventano pericolose le apnee notturne?
Le apnee notturne (OSAS) richiedono intervento medico quando superano le 5 interruzioni respiratorie (di almeno 10 secondi) allora. Un numero inferiore può essere considerato normale. La presenza di sintomi quali sonnolenza diurna e russamento intenso rafforza lindicazione a consultare uno specialista.
Quando il silenzio della notte diventa un grido d’allarme: le apnee notturne e il rischio per la salute
Il sonno, rifugio ristoratore dopo le fatiche del giorno, può celare insidie silenziose e pericolose. Tra queste, le apnee ostruttive del sonno (OSAS) rappresentano un disturbo spesso sottovalutato, capace di minare progressivamente il benessere e la salute. Ma quando questo respiro intermittente notturno smette di essere un’innocua anomalia e diventa un problema serio che richiede l’intervento medico?
Un punto di riferimento fondamentale è rappresentato dalla frequenza delle apnee. Si parla di OSAS clinicamente significativa quando si superano le 5 interruzioni respiratorie per ora, ognuna delle quali deve durare almeno 10 secondi. Un numero inferiore a 5 apnee orarie, in assenza di altri sintomi, può essere considerato fisiologico e non necessita, di norma, di approfondimenti diagnostici. Tuttavia, questo valore non deve essere interpretato come una soglia assoluta e immutabile.
Infatti, la pericolosità delle apnee notturne non si misura esclusivamente con il metro delle interruzioni respiratorie. L’aspetto cruciale è l’impatto che queste hanno sulla qualità della vita e sulla salute generale. Anche un numero inferiore a 5 apnee orarie può diventare significativo e richiedere attenzione medica se associato a specifici sintomi, campanelli d’allarme che non vanno ignorati.
Tra i segnali più comuni vi è la sonnolenza diurna eccessiva, una stanchezza persistente che rende difficile concentrarsi, lavorare e svolgere le normali attività quotidiane, aumentando il rischio di incidenti stradali e sul lavoro. Altro sintomo caratteristico è il russamento intenso e irregolare, spesso interrotto da pause di silenzio seguite da riprese rumorose del respiro.
Oltre a questi, altri sintomi possono accompagnare le OSAS e contribuire a delinearne il quadro clinico: risvegli notturni frequenti con sensazione di soffocamento, mal di testa al mattino, difficoltà di concentrazione, irritabilità, calo del desiderio sessuale, ipertensione arteriosa.
La presenza di uno o più di questi sintomi, anche in presenza di un numero di apnee inferiore a 5, rappresenta un’indicazione importante per consultare uno specialista del sonno. Sarà quest’ultimo, attraverso un’accurata anamnesi e specifici esami diagnostici, come la polisonnografia, a valutare la gravità del disturbo e a definire il percorso terapeutico più adeguato.
Ignorare le apnee notturne, soprattutto quando sintomatiche, può avere conseguenze significative sulla salute a lungo termine, aumentando il rischio di sviluppare patologie cardiovascolari, diabete, ictus e depressione. Un tempestivo intervento medico, invece, permette di migliorare la qualità del sonno, ridurre i sintomi e prevenire l’insorgenza di complicanze. Ascoltare il silenzio della notte e riconoscere i segnali del nostro corpo è il primo passo per proteggere la nostra salute.
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