Quando lo stomaco fa venire le extrasistole?

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Il reflusso gastroesofageo o unernia iatale possono causare extrasistoli. La pressione diaframmatica (ernia) o la stimolazione vagale (reflusso) influenzano il ritmo cardiaco, provocando battiti irregolari.

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Quando lo Stomaco Bussa al Cuore: il Legame Inaspettato tra Digestione ed Extrasistoli

Molti di noi conoscono la sensazione di un battito cardiaco mancante, una piccola pausa nel ritmo regolare del nostro petto, seguita da un battito più forte: si tratta, spesso, di un’extrasistole. Benigna nella maggior parte dei casi, può generare ansia e interrogativi, soprattutto quando si verifica con frequenza. Ma sapevate che a volte la causa di queste irregolarità cardiache potrebbe risiedere nel nostro stomaco?

La connessione tra apparato digerente e sistema cardiovascolare, seppur meno nota, è più stretta di quanto si possa immaginare. In particolare, il reflusso gastroesofageo e l’ernia iatale, due problematiche comuni dell’apparato digerente, possono innescare episodi di extrasistole. Cerchiamo di capire come.

Il Reflusso Gastroesofageo: un Bruciore che “Toccca” il Cuore

Il reflusso gastroesofageo si verifica quando i succhi gastrici, acidi e corrosivi, risalgono dall’esofago, irritandone le pareti. Questa risalita può stimolare il nervo vago, un nervo cranico che gioca un ruolo cruciale nel controllo di diverse funzioni corporee, tra cui la frequenza cardiaca. La stimolazione del nervo vago, in risposta all’irritazione esofagea, può alterare il normale ritmo cardiaco, favorendo la comparsa di extrasistoli. In pratica, l’irritazione e l’infiammazione causate dal reflusso possono “parlare” direttamente al cuore attraverso il nervo vago, disturbandone la regolarità.

L’Ernia Iatale: quando lo Stomaco “Schiaccia” il Diaframma e il Cuore

L’ernia iatale, invece, si verifica quando una porzione dello stomaco protrude attraverso il diaframma, il muscolo che separa la cavità toracica da quella addominale. Questa protrusione può esercitare una pressione diretta sul diaframma, e in alcuni casi, anche sugli organi circostanti, incluso il cuore. La pressione diaframmatica, soprattutto quando sostenuta o accentuata da pasti abbondanti o posture particolari, può interferire con la funzione cardiaca, creando un’alterazione del ritmo e, di conseguenza, l’insorgenza di extrasistoli. In questo caso, è una questione puramente meccanica: lo spazio a disposizione del cuore si riduce, e la sua attività viene ostacolata.

Cosa Fare?

Se si soffre di extrasistoli frequenti e si sospetta un legame con problemi gastrointestinali, è fondamentale consultare un medico. Una diagnosi accurata, che potrebbe includere esami come l’elettrocardiogramma (ECG) per valutare l’attività cardiaca, una gastroscopia per esaminare l’esofago e lo stomaco, e una pH-metria per misurare l’acidità esofagea, è essenziale per identificare la causa sottostante.

Il trattamento può variare a seconda della diagnosi. In caso di reflusso gastroesofageo, si possono adottare modifiche allo stile di vita, come evitare pasti abbondanti, non coricarsi subito dopo aver mangiato, sollevare la testiera del letto, e limitare il consumo di cibi che favoriscono il reflusso (caffè, cioccolato, alcol, cibi grassi). In alcuni casi, possono essere prescritti farmaci antiacidi o inibitori della pompa protonica per ridurre la produzione di acido nello stomaco.

Per l’ernia iatale, le opzioni terapeutiche dipendono dalla gravità della condizione. Nei casi più lievi, possono essere sufficienti modifiche dello stile di vita simili a quelle consigliate per il reflusso. Nei casi più severi, può essere necessario un intervento chirurgico per riposizionare lo stomaco e riparare il diaframma.

Un Approccio Olistico:

È importante sottolineare che la gestione delle extrasistoli legate a problemi gastrointestinali spesso richiede un approccio olistico, che tenga conto sia degli aspetti fisici che emotivi. Lo stress e l’ansia possono infatti esacerbare sia i problemi gastrointestinali che le extrasistoli. Tecniche di rilassamento come la respirazione profonda, la meditazione e lo yoga possono essere utili per ridurre lo stress e migliorare il benessere generale.

In conclusione, le extrasistoli possono essere un sintomo di un problema gastrointestinale sottostante. Ascoltare il proprio corpo e consultare un medico è fondamentale per identificare la causa e adottare le strategie terapeutiche più appropriate per migliorare la qualità della vita e ritrovare un ritmo cardiaco sereno. Ricordate, un cuore in salute spesso passa anche attraverso uno stomaco felice!