Quando non si riesce ad espellere tutte le feci?
Difficoltà a evacuare completamente le feci, o stipsi rettale, spesso deriva dalla dischezia. Questa condizione, caratterizzata dallincapacità di espellere feci già nellampolla rettale, può presentarsi spontaneamente o svilupparsi gradualmente.
L’ombra silenziosa della dischezia: quando l’intestino si rifiuta di svuotarsi
La regolarità intestinale è un aspetto fondamentale del benessere generale, spesso sottovalutato fino a quando non si manifesta un problema. Tra le diverse problematiche legate alla defecazione, la difficoltà ad espellere completamente le feci, una condizione spesso definita stipsi rettale, merita un’attenzione particolare. Alla base di questo disturbo, frequentemente, si cela la dischezia: un’incapacità di evacuare le feci già presenti nell’ampolla rettale, un serbatoio muscolare situato nella parte terminale dell’intestino crasso.
A differenza di una semplice stitichezza, causata da un rallentamento del transito intestinale, la dischezia si caratterizza per una difficoltà specifica nel processo di espulsione, anche in presenza di feci formate e presenti nel retto. Questa condizione può insorgere improvvisamente, manifestandosi come un evento acuto, o svilupparsi gradualmente, peggiorando nel tempo e trasformandosi in un problema cronico.
Le cause della dischezia sono molteplici e richiedono una valutazione accurata da parte di un medico. Tra le più comuni troviamo:
-
Disfunzioni del pavimento pelvico: Una muscolatura pelvica ipotonica (debole) o ipertonica (eccessivamente tesa) può interferire con la coordinazione dei muscoli coinvolti nell’atto della defecazione, rendendo difficile o impossibile l’espulsione completa delle feci. Questa condizione può essere correlata a gravidanze, parti, interventi chirurgici pelvici o semplicemente ad uno stile di vita sedentario.
-
Problemi neurologici: Danni ai nervi che controllano i movimenti intestinali, causati da malattie neurologiche come il morbo di Parkinson o lesioni del midollo spinale, possono compromettere la capacità di percepire lo stimolo e di coordinare l’evacuazione.
-
Obstruzioni meccaniche: Tumori, stenosi rettali o altre ostruzioni fisiche all’interno del retto possono impedire il passaggio delle feci.
-
Fattori psicologici: Ansia, stress e disturbi dell’umore possono influenzare la funzionalità intestinale, contribuendo a difficoltà nell’evacuazione. La ritenzione fecale volontaria, se prolungata, può portare a dischezia.
-
Farmaci: Alcuni farmaci, come gli oppioidi, possono causare stipsi e contribuire alla dischezia.
La diagnosi della dischezia si basa su una accurata anamnesi del paziente, un esame obiettivo rettale (eventualmente con esplorazione digitale) e, se necessario, su esami strumentali come la colonscopia o la manometria anorettale, per valutare la funzionalità della muscolatura del pavimento pelvico.
Il trattamento della dischezia è altamente personalizzato e dipende dalla causa sottostante. Può includere modifiche dello stile di vita, come l’aumento dell’assunzione di fibre, l’idratazione adeguata e l’attività fisica regolare. In alcuni casi, potrebbero essere necessari farmaci lassativi, biofeedback (per rieducare la muscolatura pelvica), o in casi più gravi, interventi chirurgici.
È fondamentale sottolineare l’importanza di consultare un medico in caso di difficoltà persistenti nell’evacuare completamente le feci. Ignorare il problema può portare a complicazioni come la stipsi cronica, la stipsi ostruttiva, le ragadi anali e infezioni. Una diagnosi precoce e un trattamento adeguato sono cruciali per ripristinare la regolarità intestinale e il benessere generale.
#Digestione#Problemi#StitichezzaCommento alla risposta:
Grazie per i tuoi commenti! Il tuo feedback è molto importante per aiutarci a migliorare le nostre risposte in futuro.