Quanti italiani sopra i 90 anni?
Secondo lISTAT, al 1° gennaio 2019, gli over 90 residenti in Italia erano 774.528, prevalentemente donne (73%).
La longevità italiana: un esercito di nonni ultra-novantenni in continua crescita
L’Italia, terra di storia e cultura millenaria, si distingue anche per un altro primato, meno celebrato ma altrettanto significativo: la sua crescente popolazione di ultra-novantenni. Mentre il dibattito pubblico si concentra spesso sulla piramide demografica invertita e sul peso della popolazione anziana sul sistema previdenziale, un dato specifico merita una riflessione più approfondita: la consistente e in costante aumento presenza di individui che hanno superato il traguardo dei 90 anni.
Secondo i dati Istat del 1° gennaio 2019, ben 774.528 italiani potevano vantare un’età superiore ai novanta anni. Un numero impressionante, che dipinge un quadro di longevità notevole e solleva interrogativi di non poco conto. La preponderanza femminile in questo gruppo è particolarmente evidente: le donne ultra-novantenni rappresentano infatti il 73% del totale, a riprova di una maggiore aspettativa di vita per il sesso femminile, un trend osservato a livello globale ma particolarmente accentuato nel nostro Paese.
Questo dato, pur riferito ad alcuni anni fa, rappresenta un punto di partenza per comprendere l’evoluzione demografica italiana. Gli anni successivi al 2019 hanno certamente visto un incremento di questa fascia d’età, seppur a un ritmo probabilmente rallentato rispetto al passato, considerando la dinamica delle nascite e la mortalità. E’ fondamentale, infatti, sottolineare che la crescita del numero degli over 90 non è solo il risultato di una maggiore longevità, ma anche il frutto di coorti numeriche più ampie che hanno raggiunto questa età anagrafica.
L’incremento degli ultra-novantenni pone sfide considerevoli al sistema sanitario e assistenziale italiano. La gestione delle esigenze di una popolazione sempre più anziana, spesso affetta da patologie croniche e bisognosa di cure complesse, richiede investimenti significativi in infrastrutture, personale specializzato e servizi di assistenza domiciliare. Inoltre, la sostenibilità del sistema previdenziale di fronte a una piramide demografica così sbilanciata rappresenta una sfida cruciale per le politiche sociali future.
Oltre agli aspetti puramente quantitativi e assistenziali, il dato sull’elevato numero di ultra-novantenni apre una riflessione sulla qualità della vita in età avanzata. Quali sono i fattori che contribuiscono alla longevità degli italiani? Il ruolo della dieta mediterranea, dello stile di vita e del supporto familiare merita un’analisi approfondita. Lo studio di queste variabili potrebbe fornire preziose indicazioni per promuovere il benessere e la qualità della vita nelle fasi più mature dell’esistenza, contribuendo a costruire un futuro più sano e sostenibile per tutta la popolazione. La sfida non è solo quella di affrontare le difficoltà, ma anche di celebrare e valorizzare la ricchezza di esperienza e conoscenza rappresentata da questo “esercito” di ultra-novantenni, un vero e proprio patrimonio nazionale da tutelare e valorizzare.
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