A cosa serve la fermentazione omolattica?

La fermentazione omolattica: sopravvivenza cellulare in condizioni di carenza di ossigeno

La fermentazione omolattica è un processo metabolico anaerobico che consente alle cellule di generare energia in assenza di ossigeno. Questo processo svolge un ruolo cruciale nella sopravvivenza cellulare in condizioni di carenza di ossigeno, come ad esempio durante l’esercizio intenso o l’ischemia.

Durante la glicolisi, il glucosio viene convertito in due molecole di piruvato. In condizioni aerobiche, il piruvato entra nel ciclo di Krebs, dove viene convertito in anidride carbonica e acqua, generando ATP attraverso la fosforilazione ossidativa.

Tuttavia, in assenza di ossigeno, il ciclo di Krebs non può procedere. Pertanto, le cellule devono trovare un modo alternativo per rigenerare il NAD+, un cofattore essenziale per la glicolisi. La fermentazione omolattica fornisce questo percorso alternativo.

Nella fermentazione omolattica, il piruvato viene convertito in lattato dall’enzima lattato deidrogenasi. Questa reazione rigenera il NAD+ dal NADH, consentendo alla glicolisi di continuare.

Il processo di fermentazione omolattica produce due molecole di ATP per molecola di glucosio, che è significativamente inferiore alle 36-38 molecole di ATP generate dalla respirazione cellulare aerobica. Inoltre, la fermentazione omolattica produce acido lattico come sottoprodotto, che può accumularsi nelle cellule e causare affaticamento muscolare.

Nonostante le sue limitazioni, la fermentazione omolattica è un processo essenziale che consente alle cellule di sopravvivere in condizioni di carenza di ossigeno. È un esempio di come le cellule possono adattarsi a condizioni ambientali mutevoli e mantenere la loro omeostasi.