Quante sono le eccellenze italiane?

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Nel 2022, lOsservatorio Immagino di GS1 Italy ha censito 24.000 prodotti Made in Italy, generando oltre 9,7 miliardi di euro di ricavi. Questo rappresenta una lieve crescita rispetto allanno precedente, attestandosi intorno all1,3%.

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L’invisibile forza del Made in Italy: oltre i numeri, un patrimonio da proteggere

Il dato è impressionante: 24.000 prodotti Made in Italy censiti dall’Osservatorio Immagino di GS1 Italy nel 2022, per un fatturato complessivo di oltre 9,7 miliardi di euro. Una crescita, seppur lieve (circa 1,3% rispetto all’anno precedente), che testimonia la resilienza e il potenziale ancora inespresso di un settore, quello del Made in Italy, spesso celebrato ma raramente analizzato nella sua complessa realtà. Ma quanti sono davvero i prodotti di eccellenza italiana? La risposta, ahimè, non è racchiusa in un semplice numero.

La cifra di 24.000 prodotti, pur significativa, rappresenta solo la punta di un iceberg di dimensioni ben maggiori. Si tratta, infatti, di prodotti censiti, ovvero identificati e registrati all’interno di un sistema di tracciabilità. Questo significa che una vasta gamma di eccellenze, soprattutto a livello artigianale o di piccole produzioni locali, rimane fuori da queste statistiche, invisibile ai grandi flussi commerciali e spesso vulnerabile alla contraffazione.

La sfida, quindi, non è solo quella di quantificare il Made in Italy, ma di qualificarne la reale eccellenza. Il dato di 9,7 miliardi di euro di fatturato, per quanto rilevante, non tiene conto del valore aggiunto, spesso immenso, rappresentato dalla storia, dalla tradizione, dalla qualità delle materie prime e dalla maestria artigianale che caratterizzano molti prodotti italiani. Un capo d’abbigliamento sartoriale, un piccolo lotto di vino pregiato, un manufatto artistico unico: questi elementi, difficilmente quantificabili in termini puramente economici, rappresentano il vero cuore pulsante del Made in Italy.

La crescita dell’1,3% nel 2022, inoltre, non deve essere interpretata come un segno di stagnazione. In un contesto economico globale complesso e incerto, mantenere un trend di crescita, anche se modesto, dimostra la solidità del settore. Tuttavia, questa crescita deve essere accompagnata da una maggiore consapevolezza e da azioni concrete per proteggere e valorizzare il patrimonio immateriale che costituisce il vero motore del successo del Made in Italy.

Investire in innovazione, nella digitalizzazione dei processi produttivi e nella lotta alla contraffazione diventa quindi cruciale per garantire la sostenibilità e la crescita futura del settore. La trasparenza, la tracciabilità e la narrazione di storie autentiche sono altrettanto importanti per comunicare al mondo il valore unico e inimitabile del Made in Italy, andando oltre i semplici numeri e abbracciando la complessità e la ricchezza di un patrimonio culturale e produttivo senza eguali. Solo così si potrà veramente apprezzare, e proteggere, la vera grandezza delle eccellenze italiane.