Come vengono soprannominati i milanisti?

0 visite

I tifosi del Milan, storicamente provenienti da ceti popolari, venivano chiamati casciavit dagli avversari interisti, un soprannome dispregiativo che evidenziava la loro umile estrazione sociale, diffuso soprattutto nella prima metà del Novecento.

Commenti 0 mi piace

I “Casciavit”: Storia di un Soprannome, Specchio di una Milano che Non C’è Più

Il calcio, si sa, è passione, rivalità e, inevitabilmente, anche soprannomi. Nel derby di Milano, crocevia di storia e identità cittadine, l’appellativo rivolto ai tifosi del Milan, “Casciavit”, risuona come un’eco di un passato in cui le differenze sociali erano più marcate e la rivalità calcistica si colorava di sfumature sociologiche.

“Casciavit” – termine dialettale milanese per “cacciavite” – affonda le sue radici nella Milano della prima metà del Novecento. In un’epoca in cui le distinzioni di classe erano palpabili e i simboli di appartenenza sociale permeavano ogni aspetto della vita, anche la passione sportiva diventava terreno fertile per etichette e stereotipi. L’Inter, fondata da soci dissidenti del Milan e storicamente legata a una borghesia più agiata, guardava con un certo distacco alla base popolare e operaia che sosteneva i rossoneri. Da qui, il soprannome “Casciavit”, un modo per identificare, e implicitamente sminuire, l’estrazione sociale considerata più umile dei tifosi del Milan.

Lungi dall’essere un semplice insulto calcistico, il termine “Casciavit” racchiudeva in sé un intero universo di significati. Era un richiamo al lavoro manuale, alla fabbrica, alla fatica quotidiana. Era un modo per tracciare una linea di demarcazione tra i tifosi “bene” dell’Inter e quelli “popolari” del Milan. Un’etichetta che, pur carica di disprezzo da parte degli avversari, paradossalmente contribuì a forgiare l’identità dei milanisti, rafforzando il loro legame con le proprie radici e la propria storia.

Oggi, il termine “Casciavit” è meno utilizzato e il suo significato originario, legato a un contesto sociale ormai mutato, è spesso sconosciuto alle nuove generazioni di tifosi. La Milano odierna, città globale e cosmopolita, ha visto attenuarsi le rigide distinzioni di classe che un tempo ne definivano il tessuto sociale. Tuttavia, l’eco di quel soprannome, di quella rivalità intrisa di storia e di appartenenza, continua a risuonare nelle curve di San Siro, ricordando un’epoca in cui il calcio, oltre a essere uno sport, era un potente specchio della società.

Il “Casciavit” resta quindi un simbolo, un frammento di memoria che ci riporta a una Milano che non c’è più, ma che continua a vivere nel cuore dei tifosi rossoneri, un monito a non dimenticare le proprie origini e la propria identità, anche di fronte alle sfide del presente. Un esempio di come un semplice soprannome possa diventare un’icona, un pezzo di storia calcistica e sociale da tramandare alle future generazioni di milanisti.