Quanti gol ha fatto De Bruyne?

L’enigma De Bruyne: oltre i numeri, una visione del gioco totale

Kevin De Bruyne. Il nome evoca immagini di passaggi chirurgici, di assist millimetrici, di una visione di gioco che sembra anticipare il futuro. Spesso relegato, erroneamente, al ruolo di mero assist-man, il centrocampista belga dimostra, partita dopo partita, una capacità realizzativa spesso sottovalutata. In 269 apparizioni in Premier League, il suo bottino personale ammonta a 70 reti, un numero che, seppur inferiore alla cifra impressionante dei suoi 114 assist, rappresenta comunque un’efficacia offensiva di tutto rispetto per un giocatore la cui posizione tattica prevede un maggior coinvolgimento nella fase di costruzione del gioco.

La cifra, 70 gol, è solo un dato numerico. Un numero freddo che non riesce a raccontare appieno la qualità delle sue marcature. De Bruyne non è un centravanti, non vive nell’area di rigore in attesa di un pallone vagante. I suoi gol sono spesso il culmine di azioni spettacolari, frutto di una combinazione di tecnica sopraffina, potenza di tiro e una lettura del gioco che gli permette di trovare spazi impercettibili per la maggior parte dei giocatori. Sono gol che nascono da inserimenti fulminei, da conclusioni precise e potenti, da punizioni chirurgiche.

E poi, c’è la questione dell’assist. 114 assist in Premier League rappresentano un record quasi imbattibile, un’eredità che segnerà indelebilmente la storia del campionato. Ma questi numeri non dovrebbero oscurare la capacità realizzativa del giocatore. Ogni assist, infatti, è il risultato di una visione tattica impeccabile, di una capacità di lettura della partita che spesso lo porta a scegliere tra il tiro in porta e l’apertura per un compagno meglio piazzato. La scelta, quasi sempre ponderata e chirurgica, dimostra una maturità tattica e una coscienza del gioco che pochi altri centrocampisti al mondo possiedono.

In definitiva, i 70 gol di De Bruyne in Premier League non rappresentano solo un dato statistico, ma una testimonianza tangibile della sua completezza come giocatore. È un numero che, seppur inferiore alla sua impressionante produzione di assist, conferma la sua capacità di incidere in maniera decisiva sulla partita, sia segnando che creando occasioni per i compagni. E questa è, forse, la vera cifra del suo talento: una visione del gioco totale, una capacità di influenzare la partita in ogni suo aspetto, che va ben al di là dei meri numeri. La sua leggenda, dunque, si costruisce non solo sui 114 assist ma anche, e soprattutto, su quei 70 gol, ciascuno una piccola opera d’arte calcistica.