Quanto deve essere distante il telefono quando si dorme?

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Per evitare esposizione a onde elettromagnetiche durante il sonno, è preferibile spegnere il cellulare o tenerlo ad almeno un metro di distanza. In alternativa, per garantire la ricezione di chiamate, posizionarlo in unaltra stanza.

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La distanza di sicurezza tra te e il tuo smartphone durante il sonno: miti e realtà

Dormire con il telefono a portata di mano è diventato un’abitudine quasi universale. Controllare le notifiche prima di addormentarsi e svegliarsi con la luce dello schermo è un rituale per molti. Ma quanto è davvero sicura questa vicinanza prolungata? La questione della distanza ideale del cellulare durante il sonno solleva dubbi sulla possibile esposizione a onde elettromagnetiche (OEM) e sui loro effetti sulla salute.

La raccomandazione comune, quella di mantenere il telefono ad almeno un metro di distanza, si basa principalmente sulla precauzione. Non esistono, infatti, studi scientifici definitivi e universalmente accettati che dimostrino un legame causale tra l’esposizione a basse frequenze di OEM emesse dai cellulari in modalità standby e problemi di salute durante il sonno. La maggior parte degli studi in questo ambito ha mostrato risultati inconcludenti o contrastanti, alimentando un dibattito spesso alimentato da allarmismi infondati.

Tuttavia, la prudenza non è mai troppa. Anche se l’intensità delle emissioni elettromagnetiche di un telefono in standby è relativamente bassa, l’esposizione prolungata durante le ore di sonno potrebbe, in teoria, contribuire a un accumulo di effetti a lungo termine, la cui natura e portata restano ancora sconosciute. Questa incertezza scientifica giustifica un approccio precauzionale.

Quindi, qual è la soluzione migliore? Spegnere completamente il telefono è senza dubbio l’opzione più sicura, eliminando completamente le emissioni di OEM. Questa soluzione, però, può risultare poco pratica per chi necessita di essere raggiungibile in caso di emergenza.

Un’alternativa valida è quella di collocare il telefono in un’altra stanza. Questo aumenta significativamente la distanza e riduce l’intensità delle radiazioni a cui si è esposti durante il sonno. L’utilizzo della modalità aereo, seppur efficace nel bloccare le emissioni radio, non elimina completamente le emissioni in standby.

In definitiva, la distanza “sicura” è una questione di bilanciamento tra praticità e precauzione. Mentre l’assenza di prove certe non deve generare panico, un approccio responsabile suggerisce di minimizzare l’esposizione, optando per spegnere il telefono o, in alternativa, per posizionarlo in un’altra stanza. La scelta finale spetta a ciascuno, sulla base delle proprie esigenze e della propria sensibilità personale al tema. L’importante è essere informati e prendere decisioni consapevoli, evitando sia l’allarmismo eccessivo sia una disinvolta indifferenza al problema.