Come fare B&B senza partita IVA?

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Aprire un B&B occasionale richiede la presentazione di una SCIA al Comune di competenza. È necessario allegare alla SCIA la documentazione comprovante il possesso dei requisiti di legge, tra cui quelli igienico-sanitari e di sicurezza. La SCIA non sostituisce liscrizione al registro delle imprese, ma permette di iniziare lattività in attesa di ulteriori adempimenti.
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Come avviare un B&B occasionale senza partita IVA: la SCIA come primo passo

L’idea di ospitare turisti nel proprio appartamento o casa, trasformandola in un piccolo Bed & Breakfast (B&B), può essere allettante, ma spesso sorgono dubbi riguardo alle procedure amministrative. In particolare, la questione della partita IVA e della sua eventuale necessità, si pone con particolare attenzione. Questo articolo approfondirà come avviare un B&B occasionale senza partita IVA, chiarendo i passaggi necessari e le implicazioni.

La risposta immediata è che, in molti casi, per un’attività ricettiva occasionale, la partita IVA non è richiesta. Un punto fondamentale, però, è la definizione di “occasionale”. La normativa italiana, infatti, prevede una distinzione tra attività occasionale e attività professionale, distinzione che può incidere sui requisiti amministrativi.

Per un B&B occasionale, in cui le presenze turistiche non sono un flusso continuo e costante, la soluzione più frequente è la presentazione di una SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) al Comune di competenza. Questa procedura, in linea di principio, permette di iniziare l’attività senza l’obbligo immediato di iscrizione al Registro delle Imprese e, dunque, di richiedere una partita IVA.

La SCIA, tuttavia, non è un lasciapassare senza impegni. Essa è una richiesta formale che il Comune deve esaminare attentamente. Alla SCIA devono essere allegate tutte le documentazioni che comprovano il rispetto dei requisiti previsti dalla normativa vigente. Tra questi, è fondamentale evidenziare i requisiti igienico-sanitari e di sicurezza. Il Comune, infatti, verificherà che l’immobile sia idoneo ad ospitare gli ospiti in base a norme di sicurezza e igiene, così come alle normative locali. A seconda della tipologia dell’immobile e dell’attività, è possibile che vengano richiesti approfondimenti specifici, inclusi sopralluoghi da parte di tecnici comunali.

È cruciale sottolineare che la SCIA non sostituisce l’obbligo di iscrizione al Registro delle Imprese qualora l’attività ricettiva diventi professionale. Con il passare del tempo, se l’attività dovesse evolversi, magari incrementando il numero di ospiti, o proponendo una gamma più ampia di servizi, potrebbe essere necessario avviare una procedura di iscrizione al Registro delle Imprese e, di conseguenza, la richiesta di Partita IVA.

In sintesi, aprire un B&B occasionale senza partita IVA è possibile, ma la strada è pavimentata dalla SCIA. Questa, però, non è un’esonero da obblighi. È fondamentale rispettare i requisiti di legge e fornire la documentazione richiesta dal Comune di competenza. La scelta di iniziare un’attività ricettiva “occasionale” comporta una attenta valutazione dell’attività stessa, sia dal punto di vista amministrativo, sia delle eventuali future esigenze evolutive. Prima di avviare la procedura, è sempre consigliabile informarsi presso l’ufficio competente del Comune e consultare un professionista del settore, in modo da evitare spiacevoli inconvenienti.