Come si chiama chi fa trekking?

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Chi pratica il trekking, detto trekker, predilige viaggi lenti e a piedi, esplorando sentieri storici e gemme nascoste, sia in Italia che allestero. Questo approccio riscopre il vero spirito del trekking, immergendosi nella natura e nel patrimonio culturale.

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Oltre il Passo: L’Anima del Trekker e il Suo Intimo Rapporto con il Sentiero

Chi si addentra sui sentieri battuti e meno battuti, chi sceglie la lentezza come bussola e i passi come metro di misura del viaggio? Non si tratta semplicemente di un escursionista, ma di un trekker, un termine che racchiude un’esperienza ben più profonda della semplice camminata. Il trekker, infatti, non si limita a percorrere un itinerario; piuttosto, vive un’immersione totale nel paesaggio, nella storia e nella cultura del luogo attraversato.

È un viaggio introspettivo, quasi una meditazione in movimento. Il respiro affannato sulla salita cede il passo alla contemplazione del panorama, la fatica muscolare si trasforma in una profonda connessione con la natura circostante. Le vestigia di antiche civiltà, i ruderi di castelli dimenticati, i borghi arroccati sulle colline: tutto diventa parte integrante del cammino, arricchendolo di significati che vanno ben oltre la semplice sfida fisica.

A differenza di chi pratica l’escursionismo più performativo, concentrato su velocità e distanze, il trekker predilige la scoperta silenziosa, l’osservazione attenta. Si lascia guidare dal ritmo lento dei propri passi, concedendosi il tempo per ammirare un fiore selvatico, per ascoltare il canto degli uccelli, per assaporare il silenzio rotto solo dal fruscio delle foglie sotto i piedi.

Il suo equipaggiamento, pur funzionale, riflette questa filosofia: non si tratta di un’armatura tecnologica, ma di strumenti che gli consentono di integrarsi con l’ambiente, di interagire con esso in modo rispettoso e sostenibile. La scelta dei percorsi, poi, è altrettanto significativa: sentieri storici, sentieri dimenticati, strade sterrate che si snodano tra i paesaggi più incontaminati, gemme nascoste che rivelano la bellezza più autentica del territorio, sia esso italiano o straniero.

Il trekker, quindi, non è semplicemente chi fa trekking; è un viaggiatore consapevole, un esploratore silenzioso, un cercatore di esperienze autentiche. È colui che, attraverso la lentezza e la meditazione del cammino, riscopre il valore del contatto con la natura e con la storia, ritrovando in questo viaggio un profondo equilibrio interiore. È un’esperienza che va ben oltre la semplice meta; è il viaggio stesso, con la sua complessità e la sua bellezza, a costituire il vero obiettivo.