Cosa prendere per chi ha paura di volare?

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Per gestire lansia da volo, alcuni ansiolitici come alprazolam, lorazepam, delorazepam e bromazepam possono essere utili. È fondamentale consultare un medico per individuare il farmaco e il dosaggio più appropriati alle proprie esigenze.

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Paura di Volare: Domare l’Ansia con Consapevolezza e, se Necessario, un Aiuto Farmacologico

La paura di volare, scientificamente nota come aviofobia, è un disturbo sorprendentemente diffuso che affligge milioni di persone in tutto il mondo. Le sue manifestazioni sono varie: dal leggero disagio che si placa con una cuffia e un film, al panico paralizzante che impedisce persino di avvicinarsi a un aeroporto. Comprendere le cause e disporre di un arsenale di strumenti per gestirla è cruciale per chi desidera superare questa limitazione e riconquistare la libertà di viaggiare.

Le radici dell’aviofobia sono spesso complesse e possono affondare in diverse problematiche. Per alcuni, la paura deriva da un senso di perdita di controllo: l’essere rinchiusi in uno spazio ristretto, affidati alla perizia di piloti sconosciuti e a una macchina complessa e apparentemente incomprensibile può generare ansia. Altri possono essere terrorizzati dall’altezza, dai turbinii, o da esperienze passate negative, magari un volo particolarmente turbolento. Anche la scarsa conoscenza del funzionamento di un aereo e dei principi dell’aerodinamica può alimentare la paura, lasciando spazio a fantasie catastrofiche.

Fortunatamente, esistono diverse strategie per affrontare la paura di volare, che vanno da tecniche di rilassamento a approcci più strutturati e, in alcuni casi, all’ausilio di farmaci.

Strategie non farmacologiche: un primo passo fondamentale

Prima di ricorrere a farmaci, è importante esplorare una serie di tecniche non farmacologiche che possono contribuire a ridurre l’ansia:

  • Informarsi: Conoscere come funziona un aereo, quali sono le procedure di sicurezza e come vengono gestiti i turbinii può ridurre l’incertezza e, di conseguenza, la paura. Esistono numerosi siti web, video e corsi che spiegano in modo chiaro e accessibile i principi del volo.
  • Tecniche di rilassamento: La respirazione profonda, la meditazione, la visualizzazione e il rilassamento muscolare progressivo possono aiutare a calmare i nervi e a ridurre l’ansia durante il volo. Praticare queste tecniche regolarmente può renderle più efficaci in situazioni di stress.
  • Terapia cognitivo-comportamentale (CBT): La CBT è un tipo di terapia che aiuta a identificare e modificare i pensieri e i comportamenti negativi che alimentano la paura. Un terapeuta specializzato può aiutare a sviluppare strategie specifiche per affrontare l’ansia da volo.
  • Esposizione graduale: Per alcune persone, esporsi gradualmente agli stimoli che generano ansia può essere utile. Questo può significare iniziare con la visualizzazione di foto di aerei, poi visitare un aeroporto, sedersi in un aereo fermo e, infine, affrontare un breve volo.
  • Distrazione: Durante il volo, distrarsi con attività piacevoli come leggere un libro, guardare un film, ascoltare musica o parlare con un compagno di viaggio può aiutare a spostare l’attenzione dalla paura.
  • Scelta del posto a sedere: Se possibile, scegliere un posto vicino al finestrino, dove si può vedere l’orizzonte, può aiutare a ridurre il senso di claustrofobia e di perdita di controllo.

L’opzione farmacologica: un aiuto mirato, sempre sotto controllo medico

In alcuni casi, le strategie non farmacologiche potrebbero non essere sufficienti a controllare l’ansia da volo. In questi casi, il medico può valutare la prescrizione di farmaci ansiolitici, come alprazolam, lorazepam, delorazepam e bromazepam.

È fondamentale sottolineare che l’assunzione di questi farmaci deve avvenire esclusivamente sotto stretto controllo medico. L’automedicazione è estremamente pericolosa e può avere conseguenze negative sulla salute. Il medico valuterà la storia clinica del paziente, le sue eventuali allergie o altre patologie, e il tipo di paura che manifesta per individuare il farmaco e il dosaggio più appropriati.

Considerazioni importanti sull’uso di ansiolitici per la paura di volare:

  • Non sono una soluzione a lungo termine: Gli ansiolitici sono pensati per un uso occasionale, in situazioni specifiche come un volo. Non curano la paura di volare, ma aiutano a gestirla temporaneamente.
  • Effetti collaterali: Come tutti i farmaci, gli ansiolitici possono avere effetti collaterali, come sonnolenza, vertigini, difficoltà di concentrazione e, in rari casi, reazioni allergiche. È importante essere consapevoli di questi effetti e informare il medico se si verificano.
  • Interazioni farmacologiche: Gli ansiolitici possono interagire con altri farmaci, inclusi alcuni farmaci da banco e integratori alimentari. È fondamentale informare il medico di tutti i farmaci che si stanno assumendo.
  • Dipendenza: L’uso prolungato di ansiolitici può portare a dipendenza. Per questo motivo, è importante utilizzarli solo quando strettamente necessario e sotto stretto controllo medico.
  • Alcool: È sconsigliabile assumere alcolici insieme agli ansiolitici, in quanto l’alcool può potenziarne gli effetti sedativi e aumentare il rischio di effetti collaterali.

In conclusione:

La paura di volare è un problema reale che può limitare la libertà di viaggiare e di godersi la vita. Fortunatamente, esistono diverse strategie per affrontarla, dalle tecniche di rilassamento alla terapia cognitivo-comportamentale. In alcuni casi, l’ausilio di farmaci ansiolitici, prescritti e monitorati da un medico, può essere un valido supporto per superare i momenti di maggiore ansia. Ricordate: non siete soli, e con il giusto approccio è possibile domare la paura e spiccare il volo verso nuove avventure.