Dove è stato girato Vacanze di Natale 1983?

Cortina, la neve e il “panettone”: il mito di Vacanze di Natale ’83 e l’Hotel Cristallo

“A Cortina, d’inverno, ci vogliono due ore da Milano, tre ore da Roma… da Via della Spiga, novanta minuti”. Questa iconica battuta, pronunciata con la tipica inflessione milanese del personaggio interpretato da Christian De Sica, cristallizza non solo la distanza geografica, ma anche quella sociale che il film Vacanze di Natale (1983) mette in scena con ironia. E il fulcro di questo microcosmo di lusso e vacanze “panettone” è l’opulento Hotel Cristallo di Cortina d’Ampezzo.

L’hotel, con la sua maestosa architettura e la posizione privilegiata ai piedi delle Tofane, diventa più di un semplice set: è un vero e proprio personaggio del film. Le sue eleganti sale, il bar affollato di personaggi in pelliccia e occhiali da sole, la piscina dove si consumano comici siparietti, contribuiscono a creare l’atmosfera inconfondibile di un’epoca e di un certo tipo di vacanza invernale, intrisa di ostentazione e leggerezza.

La scelta del Cristallo non fu casuale: il regista Carlo Vanzina voleva rappresentare l’élite italiana dell’epoca, i suoi riti e le sue contraddizioni, e l’hotel incarnava perfettamente questo immaginario. Le immagini del film, tra sciate sulle piste innevate e aperitivi a bordo piscina, hanno contribuito a consolidare il legame tra Cortina e un certo tipo di turismo, facendo del Cristallo un simbolo delle vacanze natalizie all’italiana.

Oltre all’Hotel Cristallo, anche altri scorci di Cortina appaiono nel film, contribuendo a dipingere un quadro completo della località: dalle boutique del centro alle piste da sci, Vacanze di Natale offre uno spaccato della vita mondana dell’epoca, filtrata attraverso la lente dell’ironia.

A distanza di quasi quarant’anni, il film conserva intatto il suo fascino, e l’Hotel Cristallo, con la sua eleganza senza tempo, rimane un’icona delle vacanze di Natale all’italiana, un luogo che, grazie al cinema, è entrato nell’immaginario collettivo come simbolo di un’epoca e di uno stile di vita. E la battuta sui “novanta minuti da Via della Spiga” continua a risuonare, ricordandoci con un sorriso l’ironia pungente di un film che ha fatto la storia della commedia italiana.