Dove non si può andare con la bici?

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In Italia, la bicicletta non può essere utilizzata sui marciapiedi, che sono riservati ai pedoni. La circolazione è consentita esclusivamente su strade o piste ciclabili dedicate. In situazioni in cui la bicicletta crei ostacolo o pericolo per i pedoni, è obbligatorio condurla a mano.

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Dove non pedalare in Italia: le regole per la circolazione delle biciclette

La bicicletta, mezzo di trasporto ecologico e salutare, è sempre più utilizzata in Italia. Tuttavia, esistono alcune limitazioni alla sua circolazione, stabilite dal Codice della Strada, per garantire la sicurezza sia dei ciclisti che degli altri utenti della strada.

Marciapiedi: vietati alle bici

Una delle principali limitazioni riguarda la circolazione sui marciapiedi. Questi spazi sono infatti riservati esclusivamente ai pedoni e il transito delle biciclette è severamente vietato. L’articolo 189 del Codice della Strada stabilisce che “è vietato condurre veicoli e cicli sui marciapiedi, sulle banchine e su altre parti della strada riservate ai pedoni”.

Solo su strade e piste ciclabili

Le biciclette possono circolare solo sulle strade o sulle piste ciclabili dedicate. Le strade sono i percorsi riservati ai veicoli a motore, mentre le piste ciclabili sono appositamente progettate per la circolazione delle due ruote. È importante rispettare questa regola, soprattutto in presenza di un traffico intenso, per evitare pericoli a sé stessi e agli altri.

Quando scendere e spingere

In alcune situazioni, la bicicletta può creare ostacolo o pericolo per i pedoni, come in presenza di affollamento o di restringimenti della carreggiata. In questi casi, l’articolo 182 del Codice della Strada impone ai ciclisti di “condurre a mano la bicicletta”. È quindi necessario scendere dalla bici e spingerla a piedi per garantire la sicurezza di tutti.

Sanzioni per le violazioni

Chi viola le norme sulla circolazione delle biciclette può incorrere in sanzioni amministrative. In caso di transito sui marciapiedi, la multa prevista varia da 26 a 102 euro. Per la circolazione in zone vietate, la sanzione può arrivare fino a 33 euro. È quindi importante rispettare le regole per evitare il rischio di contravvenzioni e garantire la sicurezza nella circolazione stradale.