In quale paese è sempre buio?

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A Murmansk, in Russia, la notte polare regna per circa 40 giorni tra inizio dicembre e metà gennaio. Situata oltre il Circolo Polare Artico, questa città sperimenta un periodo di oscurità totale, un fenomeno tipico delle alte latitudini.

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L’Eterno Crepuscolo di Murmansk: Dove il Sole Scompare per Settimane

La domanda “In quale paese è sempre buio?” evoca immagini di luoghi remoti e misteriosi, avvolti in un perpetuo manto di tenebra. Sebbene l’oscurità totale e continua non sia una condizione permanente in nessun paese del mondo, esistono regioni che, durante specifici periodi dell’anno, sperimentano la cosiddetta “notte polare”, un fenomeno affascinante quanto impegnativo.

Esempio emblematico di questo fenomeno è la città russa di Murmansk. Immaginate una città, situata ben oltre il Circolo Polare Artico, dove per circa quaranta giorni, tra l’inizio di dicembre e la metà di gennaio, il sole si rifiuta ostinatamente di sorgere. Questo non significa che la città piombi in un’oscurità assoluta e implacabile ventiquattro ore su ventiquattro. In realtà, durante le ore centrali della giornata, si manifesta un crepuscolo tenue, un’aura soffusa che dipinge il cielo di sfumature bluastre e violette, come un eterno tramonto.

Questa luce fioca, sebbene non paragonabile alla luminosità diurna a cui siamo abituati, è sufficiente a distinguere le forme, a evitare di inciampare e, soprattutto, a mantenere viva la speranza. Tuttavia, la sensazione di vivere in un perpetuo crepuscolo è innegabile e ha un impatto profondo sulla vita degli abitanti di Murmansk.

La notte polare non è semplicemente una curiosità geografica; è un’esperienza che influenza il ritmo biologico, l’umore e la salute delle persone. La carenza di luce solare può causare disturbi del sonno, depressione stagionale e una diminuzione dei livelli di vitamina D. Per contrastare questi effetti, gli abitanti di Murmansk ricorrono a diverse strategie: dall’utilizzo di lampade a spettro completo per simulare la luce solare, all’aumento dell’assunzione di vitamina D, fino all’organizzazione di eventi e attività che aiutino a mantenere alto il morale.

Ma la notte polare, nonostante le sue sfide, ha anche un suo fascino innegabile. È un periodo di introspezione, di contemplazione, di connessione profonda con la natura. Il cielo, liberato dall’invadenza della luce solare, si rivela in tutta la sua magnificenza, offrendo spettacoli mozzafiato come l’aurora boreale, un tripudio di colori danzanti che illuminano l’oscurità con una magia indescrivibile.

Murmansk, dunque, non è un luogo dove è sempre buio. È un luogo dove la luce gioca a nascondino, dove il buio si fa più intenso e prolungato, ma dove la speranza e la resilienza degli abitanti illuminano l’anima, anche nel cuore della notte polare. È un monito che ci ricorda la fragilità della luce e l’importanza di apprezzare ogni raggio di sole. Un luogo dove, forse più che altrove, la luce è un bene prezioso da custodire.