Quanti bar ci sono a Venezia?

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Venezia, su 5.494 attività di ristorazione censite a fine 2023, ne conta 1.344 gestite da stranieri, la percentuale più alta del Veneto, che registra complessivamente 24.959 imprese del settore.

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L’invasione silenziosa dei bacari? Quanti bar sono davvero veneziani?

Venezia, città lagunare incantata, meta di milioni di turisti ogni anno, è rinomata per i suoi canali, la sua arte e… i suoi bacari. Ma quanti di questi tradizionali locali veneziani sono ancora gestiti da mani locali? Un dato recente, relativo al 2023, offre uno spunto di riflessione: su 5.494 attività di ristorazione censite a Venezia, ben 1.344 sono gestite da stranieri. Si tratta della percentuale più alta in Veneto, regione che conta complessivamente 24.959 imprese nel settore.

Questo dato, pur interessante, non risponde direttamente alla domanda iniziale: quanti bar ci sono a Venezia? Infatti, le 5.494 attività includono ristoranti, trattorie, pizzerie, fast food e altre tipologie di esercizi, oltre ai bar veri e propri. Per avere una stima più precisa del numero di bar, è necessario un’analisi più approfondita dei dati, distinguendo tra le diverse categorie merceologiche.

Tuttavia, il dato sulle gestioni straniere apre un interrogativo importante: l’elevata presenza di imprenditori stranieri nel settore della ristorazione veneziana sta trasformando l’identità dei bacari? Questi locali, tradizionalmente luoghi di ritrovo per i veneziani, con la loro offerta di “cicchetti” e “ombre”, rischiano di perdere la loro autenticità?

Non si tratta di demonizzare la presenza straniera, che anzi può portare innovazione e vivacità. Il punto è capire se questa trasformazione stia avvenendo nel rispetto della tradizione e della cultura veneziana. Un bacaro gestito da uno straniero può mantenere l’anima autentica di Venezia, offrendo prodotti locali e rispettando le usanze del luogo. Allo stesso tempo, un veneziano può snaturare la tradizione, proponendo un’offerta turistica standardizzata e di bassa qualità.

La vera sfida, quindi, non è contare quanti bar ci sono a Venezia, ma quanti di questi conservano l’anima autentica del bacaro veneziano, indipendentemente dalla nazionalità di chi li gestisce. Un’indagine qualitativa, che vada oltre i numeri, sarebbe necessaria per comprendere l’evoluzione di questo importante pezzo della cultura veneziana. Un’evoluzione che, tra globalizzazione e tutela delle tradizioni, è in continuo divenire. E che merita di essere osservata con attenzione, per garantire che la magia dei bacari veneziani non si perda tra le onde del turismo di massa.