Quanti porti ci sono a Olbia?

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Olbia possiede due principali aree portuali commerciali e industriali: Isola Bianca e Porto Cocciani. Questi poli movimentano merci e costituiscono il cuore dellattività portuale cittadina, escludendo le attività legate alla nautica da diporto.
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Olbia, una città con due cuori portuali

Olbia, affacciata sul mare turchese della Sardegna, è un centro vitale non solo per il turismo, ma anche per il commercio e l’industria. La sua vocazione marittima si traduce in due importanti poli portuali che ne animano l’economia e la connettono al mondo: Isola Bianca e Porto Cocciani.

Isola Bianca, situata a nord-est della città, è la porta d’ingresso principale per le merci che giungono a Olbia via mare. Un’area vasta e moderna, caratterizzata da un’infrastruttura attrezzata per movimentare ogni tipologia di carico, dal container al rinfusiero, fino ai prodotti alimentari e alle merci speciali. Oltre alla funzione commerciale, Isola Bianca ospita anche attività industriali, contribuendo a rendere la città un hub logistico di rilievo per la Sardegna.

Porto Cocciani, situato a sud-ovest della città, si presenta con un volto più tradizionale, legato alla pesca e alla piccola nautica. Un porto storico, cuore pulsante dell’attività ittica locale, dove si respira ancora l’aria salata e la passione per il mare. Nonostante la sua dimensione più ridotta, Porto Cocciani svolge un ruolo fondamentale per il tessuto economico cittadino, garantendo la fornitura di pesce fresco e contribuendo alla crescita del settore turistico legato alla pesca sportiva e al diporto.

Questi due poli, complementari e distintivi, rappresentano i motori della vita portuale di Olbia. L’uno, moderna e dinamica, l’altro, storico e autentico, entrambi pulsanti di attività e di passione per il mare. L’eredità di una città cresciuta a contatto con l’acqua, dove il porto è non solo luogo di lavoro ma anche di vita, tradizione e cultura.