Quanto si guadagna come co-host Airbnb?

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Un co-host Airbnb viene spesso retribuito per laccoglienza degli ospiti e il check-in, con tariffe che variano tra i 15 e i 30 euro per soggiorno. Limporto esatto dipende dalle altre spese sostenute dal proprietario dellimmobile e dalla complessità dei compiti svolti.

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Il Lavoro Nascosto di un Co-Host Airbnb: Quanto si Guadagna Davvero?

L’esplosione del turismo esperienziale ha portato alla nascita di nuove figure professionali, tra cui quella del co-host Airbnb. Ma quanto guadagnano realmente questi professionisti che si occupano della gestione di immobili in affitto a breve termine? La risposta, contrariamente a una diffusa semplificazione, non è univoca e va ben oltre la semplice forchetta di prezzo – spesso indicata tra i 15 e i 30 euro a soggiorno – che si trova facilmente online.

Infatti, la remunerazione di un co-host è un mosaico di fattori interconnessi che ne determinano la complessità e, di conseguenza, il guadagno effettivo. Il prezzo base, che può oscillare in una fascia più ampia del previsto, da un minimo di 10 euro ad un massimo che può raggiungere anche i 50 o più, a seconda della location e della richiesta, rappresenta solo un punto di partenza.

La complessità delle mansioni è un fattore chiave. Un semplice check-in e check-out, con consegna chiavi e poche istruzioni, richiede un impegno minore rispetto a una gestione completa che include:

  • Pulizia e sanificazione professionale: Se il co-host si occupa anche della pulizia dell’immobile dopo ogni soggiorno, il guadagno aumenta in modo significativo, considerando il tempo impiegato e i costi dei materiali. Questo aspetto, spesso non incluso nella tariffa base, può rappresentare una parte rilevante del compenso.
  • Gestione delle prenotazioni e comunicazione con gli ospiti: Rispondere alle richieste pre e post prenotazione, gestire eventuali problematiche e fornire assistenza durante il soggiorno richiede tempo e competenze specifiche. Un co-host esperto sa gestire efficacemente questi aspetti, aumentando il suo valore e di conseguenza la sua retribuzione.
  • Gestione di emergenze e manutenzione: Intervenire in caso di guasti o emergenze richiede flessibilità e disponibilità, aspetti che influenzano positivamente la tariffa.
  • Fotografia professionale e ottimizzazione dell’annuncio: Un co-host esperto può contribuire a migliorare la presentazione dell’immobile online, aumentando il tasso di occupazione e, di conseguenza, il guadagno del proprietario, ottenendo una remunerazione adeguata a questo servizio.
  • Servizi aggiuntivi: Offrire servizi extra, come la prenotazione di tour, transfer aeroportuali o consigli su ristoranti e attività locali, può generare un reddito extra.

Un altro elemento cruciale è la percentuale sulla tariffa di locazione. Alcuni co-host optano per una percentuale sul guadagno totale dell’affitto, anziché un costo fisso a soggiorno. Questo modello, pur potenzialmente più redditizio, comporta un rischio maggiore, dato che il guadagno è direttamente proporzionale all’occupazione dell’immobile.

In conclusione, parlare di una cifra fissa per il guadagno di un co-host Airbnb è riduttivo. La remunerazione dipende da una combinazione di fattori, dalla professionalità del co-host, dalla complessità del suo lavoro e dalla negoziazione con il proprietario dell’immobile. Un approccio professionale e una chiara definizione del pacchetto di servizi offerti sono fondamentali per garantire un compenso adeguato al lavoro svolto. La trasparenza e la chiarezza contrattuale sono, infine, elementi imprescindibili per un rapporto di successo tra proprietario e co-host.