Quanto si guadagna con una casa su booking?

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Le commissioni di Booking.com per gli host si aggirano attorno al 15% del prezzo totale della prenotazione, una percentuale comparabile con quella di altri siti di prenotazione online. La cifra finale percepita dal proprietario varia in base a diversi fattori, quali il prezzo di listino e eventuali offerte speciali.
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Il conto in tasca: Quanto rende davvero la tua casa su Booking.com?

Affittare la propria casa o un appartamento su piattaforme come Booking.com è diventato un’opzione sempre più popolare, sia per generare un reddito extra che per monetizzare un immobile inutilizzato. Ma quanto si guadagna realmente? La risposta, purtroppo, non è semplice e si rivela molto più sfumata del semplice “15% di commissione”. Mentre Booking.com si porta a casa, in media, il 15% del prezzo totale della prenotazione, numerosi altri fattori influenzano il guadagno netto del proprietario.

La commissione del 15%, spesso presentata come un dato di fatto, è solo la punta dell’iceberg. Infatti, il profitto reale dipende in modo significativo dal prezzo di listino. Una casa affittata a 100€ a notte genererà un introito ben diverso rispetto ad una affittata a 50€. In quest’ultimo caso, il guadagno netto, dopo la commissione di Booking.com, sarà sensibilmente inferiore, potenzialmente compromettendo la convenienza dell’operazione.

Inoltre, le offerte speciali, così frequenti su Booking.com per incrementare le prenotazioni, possono influenzare pesantemente il guadagno. Sconti, offerte last minute o pacchetti promozionali, pur attirando un maggior numero di ospiti, riducono inevitabilmente la percentuale di guadagno per ogni prenotazione. Un’offerta del 20% di sconto, per esempio, si traduce in un guadagno ridotto non solo del 15% di Booking.com, ma anche della percentuale di sconto applicata.

Ma le spese non finiscono con la commissione della piattaforma. È fondamentale considerare le spese di gestione dell’immobile: pulizia, biancheria, manutenzione ordinaria e straordinaria, eventuali tasse di soggiorno e, naturalmente, le utenze. Questi costi, spesso sottovalutati, possono erodere significativamente i profitti, trasformando un’attività apparentemente redditizia in una fonte di stress e impegno.

Infine, il tasso di occupazione gioca un ruolo cruciale. Una casa affittata tutto l’anno garantirà un introito considerevole, ma un’alta percentuale di giorni vuoti può vanificare gli sforzi e rendere il guadagno marginale.

In conclusione, mentre la commissione di Booking.com funge da primo indicatore, il guadagno reale è un’equazione complessa che include prezzo di listino, offerte speciali, spese di gestione e tasso di occupazione. Prima di lanciarsi nell’avventura dell’affitto turistico, è fondamentale effettuare un’attenta analisi di costo-beneficio, considerando tutti questi fattori per evitare spiacevoli sorprese e massimizzare i propri profitti. Solo un’analisi accurata può permettere di stabilire se l’affitto su Booking.com rappresenta un investimento redditizio o semplicemente un’attività aggiuntiva dal guadagno incerto.