Qual è il vitigno a bacca rossa più significativo della Spagna?
Il Tempranillo: il gioiello della corona della viticoltura spagnola
La Spagna vanta una ricca e variegata storia vitivinicola, con un’ampia gamma di vitigni nativi utilizzati per produrre vini eccellenti. Tra le tante cultivar, il Tempranillo si distingue come il vitigno a bacca rossa più prestigioso, dando vita ai vini rossi più rinomati del Paese.
Il Tempranillo, noto anche come Tinto Fino, è ampiamente coltivato nella regione della Rioja, nel nord della Spagna. I vini Tempranillo della Rioja sono rinomati per la loro eleganza, profondità e capacità di invecchiamento. La regione ospita tre denominazioni di origine controllata (DOC) classificate come “Qualificate”, il più alto livello di riconoscimento per il vino in Spagna: Rioja, Rioja Alavesa e Rioja Alta.
I vini Tempranillo della Rioja si caratterizzano per il loro colore rosso rubino intenso, con aromi di frutta rossa matura, spezie, tabacco e persino cuoio. Al palato, sono pieni e ben strutturati, con tannini vellutati e una lunga e persistente finitura. L’invecchiamento in botti di rovere conferisce complessità e ricchezza, sviluppando ulteriori note di vaniglia, noce moscata e cioccolato.
Oltre alla Rioja, il Tempranillo è coltivato anche in altre regioni della Spagna, tra cui Ribera del Duero, Toro e Jumilla. I vini Tempranillo di queste regioni presentano profili aromatici e gustativi diversi, influenzati dalle condizioni climatiche e del suolo locali.
Il Tempranillo è noto per la sua versatilità e può essere utilizzato per produrre una varietà di stili di vino, dai rossi leggeri e fruttati ai corposi e invecchiati. La sua popolarità si è diffusa anche al di fuori della Spagna, con piantagioni in Messico, Cile, Argentina e Stati Uniti.
Il Garnacha: il vitigno più diffuso
Mentre il Tempranillo è considerato il più prestigioso dei vitigni a bacca rossa spagnoli, la Garnacha (anche nota come Grenache) è il più diffuso. Originaria della regione dell’Aragona, la Garnacha è coltivata in Spagna da secoli e ricopre oggi circa il 18% della superficie vitata del Paese.
La Garnacha produce vini rossi di colore rosso rubino chiaro, con aromi di frutta rossa fresca, spezie e gariga (una miscela di erbe aromatiche mediterranee). Al palato, sono generalmente più leggeri e meno strutturati del Tempranillo, con tannini morbidi e una finitura fruttata.
La Garnacha è anche ampiamente utilizzata nella produzione di vini rosati, noti per il loro colore rosa chiaro e gli aromi floreali. Inoltre, è un componente importante dei vini misti di Priorat (Catalonia), dove viene miscelato con Carignan, Syrah e altre cultivar.
I vitigni bianchi: Albariño e Verdejo
Oltre ai vitigni a bacca rossa, la Spagna produce anche vini bianchi di grande pregio. Tra i più rappresentativi ci sono l’Albariño e il Verdejo.
L’Albariño è originario della regione della Galizia, nel nord-ovest della Spagna. Produce vini bianchi caratterizzati da aromi floreali e fruttati, con note di pesca, albicocca e agrumi. Al palato, sono freschi e minerali, con una struttura equilibrata e una finitura croccante.
Il Verdejo è coltivato nella regione di Rueda, nella Spagna centrale. I vini Verdejo sono noti per la loro freschezza e intensità aromatica, con note di mela verde, erbe aromatiche e agrumi. Al palato, sono vivaci e strutturati, con un’acidità bilanciata e una finitura minerale.
Questi tre vitigni – Tempranillo, Garnacha, Albariño e Verdejo – rappresentano l’essenza della viticoltura spagnola, regalando al mondo vini di eccezionale qualità e varietà.
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