Cosa vuole veramente un narcisista?

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I narcisisti bramano il controllo assoluto nelle relazioni, imponendo dipendenza e sudditanza al partner. Questo bisogno di potere si estende a tutti gli ambiti della vita, manipolando e sfruttando gli altri per il proprio tornaconto personale, sia in famiglia che nel lavoro.

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L’insaziabile fame del Narcisista: oltre la maschera, il vuoto di potere.

Il narcisismo, dipinto spesso con i colori sgargianti dell’autostima ipertrofica, nasconde un’insaziabile fame di qualcosa di ben più profondo e oscuro: il controllo assoluto. Non si tratta di semplice egocentrismo, ma di un bisogno viscerale di dominare l’altro, di plasmarlo a propria immagine e somiglianza, trasformandolo in un’estensione di sé, un satellite in orbita attorno alla propria grandiosità. Nelle relazioni, questo si traduce in una dinamica perversa di dipendenza e sudditanza, dove il partner viene progressivamente privato della propria autonomia, delle proprie opinioni e persino della propria identità.

Il narcisista non si accontenta di ammirazione superficiale: brama sottomissione. Vuole essere il burattinaio, il regista della vita altrui, dettando le regole del gioco e manipolando le emozioni come fossero pedine su una scacchiera. Questo bisogno di potere non si limita alla sfera affettiva, ma permea ogni ambito dell’esistenza del narcisista, infiltrandosi nelle dinamiche familiari, nelle relazioni lavorative e sociali. Come un virus silenzioso, si propaga, infettando ogni interazione con la sua sete di controllo.

L’obiettivo finale non è tanto il benessere personale, quanto l’alimentazione costante del proprio ego, un ego fragile e insicuro che necessita di continue conferme esterne per sopravvivere. Il narcisista si nutre delle energie altrui, sfruttando le debolezze e le vulnerabilità del prossimo per il proprio tornaconto personale. In famiglia, può assumere il ruolo del tiranno domestico, imponendo la propria volontà con prepotenza e generando un clima di paura e ansia. Sul lavoro, può trasformarsi in un collega spietato, pronto a calpestare chiunque ostacoli la sua scalata al successo.

Ma dietro questa maschera di onnipotenza si cela un profondo vuoto interiore. Il bisogno ossessivo di controllo è, in realtà, un tentativo disperato di colmare una mancanza, di esorcizzare l’insicurezza e la fragilità che si annidano nel profondo. Il narcisista non ama se stesso, ma l’immagine idealizzata che ha costruito di sé, un’immagine che necessita di continue convalide esterne per non sgretolarsi. È un prigioniero della propria grandiosità fittizia, condannato a una perenne ricerca di potere che non potrà mai saziare la sua fame interiore. E così, in un ciclo infinito di manipolazione e sfruttamento, il narcisista continua la sua incessante ricerca di un controllo che, paradossalmente, lo rende schiavo della propria insicurezza.