Come si dice scopa in romano?

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A Roma, la parola per scopa era scōpa, un termine femminile che indicava sia loggetto per spazzare, fatto di ramoscelli, sia una pianta aromatica simile al millefoglio, come riportato da Plinio il Vecchio.

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Più di una Semplice Scopa: Alla Scoperta del “Scōpa” nell’Antica Roma

Oggi, se chiedete a un romano come si dice “scopa”, vi risponderà probabilmente “scopa”, senza troppi giri di parole. Ma dietro questa apparente semplicità si cela una storia ricca e affascinante, che affonda le radici nell’antica Roma e ci rivela un legame inaspettato tra un utensile domestico e il regno vegetale.

Plinio il Vecchio, figura eminente della cultura romana e autore della monumentale Naturalis Historia, ci svela un dettaglio curioso: il termine scōpa (con la “o” lunga, come la pronunciavano i latini) non indicava solamente l’oggetto che usiamo per spazzare via la polvere e le foglie secche. Scōpa era anche il nome di una pianta aromatica, affine al millefoglio, una specie probabilmente apprezzata per le sue proprietà officinali o forse semplicemente per il suo profumo delicato.

Immaginiamo dunque le scene di vita quotidiana nell’antica Roma. Le donne che si occupavano della pulizia delle domus, le case romane, maneggiavano con cura una scōpa fatta di ramoscelli, magari gli stessi ramoscelli di quella pianta aromatica che cresceva rigogliosa nei giardini. Forse, mentre spazzavano i pavimenti in pietra, il profumo della pianta scōpa si diffondeva nell’aria, rendendo il lavoro un po’ meno faticoso.

Questa doppia valenza del termine scōpa ci offre uno spaccato interessante sulla lingua e sulla cultura dell’antica Roma. Ci dimostra come le parole potessero avere significati multipli e come la natura fosse strettamente legata alla vita di tutti i giorni. Non si trattava solo di un utensile, ma di un termine che evocava immagini di pulizia, profumo e connessione con il mondo naturale.

Oggi, la parola “scopa” è sopravvissuta attraverso i secoli, mantenendo il suo significato primario legato alla pulizia. Ma la prossima volta che ne impugneremo una, magari ricordiamoci dell’antica scōpa di Plinio, una parola che risuona di storia e che ci ricorda che anche gli oggetti più semplici possono nascondere un passato ricco di significati e curiosità. E chissà, magari mentre spazziamo, potremmo immaginare il profumo delicato di quella pianta aromatica, un piccolo frammento di Roma antica che vive ancora nella nostra lingua.