Cosa si rischia se si impenna?
Compiere unimpennata con la moto comporta una multa da 81 a 326 euro e il fermo amministrativo del veicolo per 60 giorni, aumentati a 90 in caso di recidiva biennale. In aggiunta, al conducente verrà decurtato un punto dalla patente di guida.
L’impennata in moto: un gesto che costa caro
L’impennata, quel gesto apparentemente liberatorio di sollevare la ruota anteriore della moto, simbolo di audacia e perizia per alcuni, rappresenta in realtà un’infrazione grave del Codice della Strada, con conseguenze pesanti per chi la compie. Non si tratta solo di un’esibizione di abilità, ma di una manovra pericolosa che mette a repentaglio la sicurezza del motociclista e degli altri utenti della strada. E la legge, giustamente, non transige.
Cosa rischia, concretamente, chi si lascia tentare da un’impennata? Le sanzioni previste sono tutt’altro che trascurabili, colpendo sia il portafogli che la possibilità di utilizzare il veicolo. La multa, infatti, va da un minimo di 81 euro a un massimo di 326 euro. Una cifra considerevole che dovrebbe far riflettere prima di cedere all’impulso.
Ma non finisce qui. Oltre alla sanzione pecuniaria, scatta anche il fermo amministrativo del veicolo per 60 giorni. Due mesi senza la propria moto, un tempo considerevole che rappresenta un ulteriore deterrente per chi è tentato di alzare la ruota anteriore. E se l’impennata viene ripetuta entro due anni dalla prima infrazione, il fermo amministrativo si allunga ulteriormente, passando da 60 a 90 giorni. Un aggravio delle sanzioni che sottolinea la gravità della recidiva.
Infine, ma non meno importante, al conducente viene decurtato un punto dalla patente di guida. Un punto che, sommato ad altre eventuali infrazioni, può portare alla sospensione o addirittura alla revoca del documento di guida.
Insomma, l’impennata si rivela un gesto tutt’altro che gratuito. Alle emozioni forti di pochi istanti si contrappongono sanzioni salate e la perdita, anche temporanea, della propria libertà di movimento. Vale la pena rischiare tutto questo per un’esibizione di pochi secondi? La risposta, a nostro avviso, è un no deciso. Meglio godersi la guida della propria moto nel rispetto delle regole, tutelando la propria sicurezza e quella degli altri. L’abilità di un motociclista non si misura con l’altezza dell’impennata, ma con la capacità di dominare il proprio mezzo in ogni situazione, con prudenza e rispetto del Codice della Strada.
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