Quando rifare il seno è gratuito?

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La ricostruzione mammaria post-mastectomia o per gravi malformazioni congenite è coperta dal Servizio Sanitario Nazionale. Interventi estetici al seno, invece, sono a carico del paziente e comportano spese private, variabili a seconda della struttura e del professionista.

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Seno: ricostruzione o estetica? La questione dei costi e del Servizio Sanitario Nazionale

La chirurgia del seno, ambito delicato e spesso carico di significati emotivi, presenta una complessità anche sul piano economico. Distinguere tra ricostruzione mammaria e intervento estetico è fondamentale per comprendere chi si fa carico delle spese. Mentre la ricostruzione, in specifici contesti, rientra tra le prestazioni coperte dal Servizio Sanitario Nazionale (SSN), gli interventi a scopo puramente estetico restano a carico del paziente.

La Legge, infatti, garantisce l’accesso gratuito alla ricostruzione mammaria post-mastectomia. Questo significa che, in seguito a un intervento di asportazione della mammella per tumore, la paziente ha diritto alla ricostruzione, che può avvenire con diverse tecniche – protesi, lembi autologhi, o combinazioni di entrambe – a seconda delle esigenze individuali e della valutazione del chirurgo plastico senologo. Questa copertura si estende anche ai casi di gravi malformazioni congenite del seno, dove la ricostruzione è finalizzata a correggere un difetto anatomico significativo e non a migliorare l’aspetto estetico. L’accesso a questo servizio pubblico, però, non è automatico. È necessario un iter specifico, che prevede la presentazione di una documentazione clinica completa e l’inoltro della richiesta attraverso i canali previsti dalla propria ASL. I tempi di attesa possono variare a seconda del territorio e della complessità dell’intervento.

Diversamente, gli interventi di mastoplastica additiva (aumento del seno), mastoplastica riduttiva (diminuzione del seno), mastopessi (lifting del seno) o altre procedure di chirurgia estetica mammaria, non sono coperte dal SSN. Questi interventi, pur potendo essere eseguiti in strutture pubbliche convenzionate, non sono considerati prestazioni sanitarie essenziali e quindi il costo totale, che include l’onorario del chirurgo, la degenza (se prevista), l’anestesia e il materiale utilizzato, è a carico del paziente. La spesa varia notevolmente a seconda della struttura scelta, della complessità dell’intervento e dell’esperienza del chirurgo. È importante, quindi, informarsi con precisione prima di procedere, richiedendo preventivi dettagliati e verificando la professionalità e le credenziali del medico.

In definitiva, la gratuità della chirurgia del seno è legata strettamente alla finalità dell’intervento. La ricostruzione post-mastectomia o per gravi malformazioni congenite è un diritto tutelato dal SSN, mentre gli interventi puramente estetici comportano una spesa privata. Chiarire questo aspetto è fondamentale per evitare incomprensioni e garantire che le pazienti siano consapevoli dei propri diritti e delle implicazioni economiche legate alle diverse tipologie di intervento. La trasparenza informativa è un elemento cruciale per un percorso chirurgico sereno e consapevole.