Quando si schiariscono gli occhi?

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La pigmentazione iridica tende a schiarirsi leggermente con letà, intorno ai 60-70 anni. Questo lieve cambiamento di tonalità è dovuto ad una possibile, minima atrofia delliride, che riduce la sua densità. Il colore degli occhi, tuttavia, rimane sostanzialmente stabile nel corso della vita.

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Il Mistero del Colore Degli Occhi: Un Viaggio Tra Genetica e Tempo

Il colore dei nostri occhi, spesso considerato un tratto distintivo e immutabile, è in realtà un fenomeno complesso, frutto di un’intricata interazione tra genetica e processi biologici che evolvono nel tempo. Sebbene la percezione comune indichi una stabilità assoluta del colore iridiano, la realtà è più sfumata, rivelando sottili modifiche che si manifestano con l’avanzare dell’età.

La pigmentazione dell’iride, responsabile del colore che osserviamo, è determinata principalmente dalla quantità e dalla distribuzione di melanina, un pigmento responsabile anche della colorazione della pelle e dei capelli. Una maggiore concentrazione di melanina, distribuita uniformemente, determina occhi scuri, dal marrone intenso al nero. Una minore quantità o una distribuzione non uniforme, invece, portano a colori più chiari, dal verde all’azzurro. Questa distribuzione è, per la maggior parte, geneticamente predeterminata.

Ma cosa accade con il passare degli anni? Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, il colore degli occhi non cambia radicalmente nel corso della vita. Tuttavia, studi scientifici hanno osservato un lieve e graduale schiarimento in una piccola percentuale di individui, generalmente a partire dai sessanta-settanta anni. Questo fenomeno è attribuibile a un processo di invecchiamento dell’iride, che può comportare una minima atrofia del tessuto. L’atrofia, in sostanza, riduce la densità del tessuto iridiano, con conseguente diminuzione della sua capacità di assorbire e riflettere la luce. Questo sottile cambiamento nella densità e nella struttura del tessuto può portare a una percezione di un colore leggermente più chiaro, con sfumature che tendono a schiarirsi.

È importante sottolineare che questo cambiamento è generalmente impercettibile per la maggior parte delle persone e non implica una significativa alterazione del colore originale. Si tratta piuttosto di una variazione di tonalità, un’impercettibile sfumatura che può essere notata solo da un’osservazione attenta o con il confronto diretto di fotografie scattate a distanza di anni. L’occhio, sostanzialmente, mantiene il suo colore caratteristico per tutta la vita.

In conclusione, il colore degli occhi, determinato dalla genetica in fase embrionale, si mantiene pressoché invariato nel tempo. Il lieve schiarimento che può verificarsi in età avanzata è un effetto collaterale dell’invecchiamento del tessuto iridiano, un fenomeno minimo e fisiologico che non altera in modo significativo la percezione del colore oculare. Il mistero del colore degli occhi, quindi, rimane principalmente legato alla complessa ereditarietà genetica, con il tempo che ne aggiunge solo un sottile, quasi impercettibile, tocco finale.