Chi non deve fare le terme?

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Le cure termali sono generalmente ben tollerate. Solo malattie gravi e in fase acuta, come tumori o gravi problemi cardio-polmonari, rappresentano controindicazioni, mentre la fase acuta di qualsiasi patologia ne impedisce temporaneamente lutilizzo.

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Terme: un toccasana per molti, ma non per tutti. Chi deve prestare attenzione?

Le terme, con le loro acque ricche di proprietà benefiche e i rilassanti rituali, rappresentano per molti un’oasi di benessere e un prezioso alleato per la salute. Ma la proverbiale “medicina” non è adatta a tutti, e prima di immergersi nell’acqua calda e benefica è fondamentale valutare attentamente il proprio stato di salute. Mentre per la maggior parte delle persone le cure termali sono generalmente ben tollerate, alcune condizioni mediche rappresentano delle controindicazioni, sia assolute che temporanee.

La premessa fondamentale è che le terme non sono una panacea, né un sostituto delle cure mediche tradizionali. Non si tratta di un percorso terapeutico in sé, ma di un complemento, che può rivelarsi particolarmente utile nella fase di recupero o per la gestione di specifiche patologie in fase cronica, previa attenta valutazione medica.

Le controindicazioni assolute, ovvero quelle che precludono categoricamente l’accesso alle cure termali, riguardano principalmente malattie gravi e in fase acuta. Tra queste, spiccano sicuramente i tumori maligni in fase attiva, le patologie cardio-polmonari gravi e instabili, come insufficienza cardiaca scompensata o gravi aritmie non controllate, e le infezioni sistemiche acute. In questi casi, il sovraccarico del sistema cardiovascolare e immunitario, potenzialmente indotto dal calore e dall’immersione, potrebbe aggravare significativamente le condizioni del paziente.

Oltre a queste, altre condizioni necessitano di una valutazione attenta e, nella maggior parte dei casi, di un parere medico prima di intraprendere un ciclo di cure termali. Ad esempio, malattie autoimmuni come il lupus o l’artrite reumatoide richiedono una supervisione specialistica, in quanto la terapia termale potrebbe, in alcuni casi, esacerbare la sintomatologia. Anche patologie renali e epatiche gravi, così come gravi disturbi neurologici, devono essere attentamente considerate, valutando i potenziali benefici e rischi in base alla situazione clinica specifica.

Infine, è importante sottolineare che anche la fase acuta di qualsiasi patologia, indipendentemente dalla gravità, rappresenta una controindicazione temporanea. Che si tratti di un’influenza, di una bronchite o di una semplice infezione, è fondamentale attendere la completa guarigione prima di sottoporsi a trattamenti termali. L’organismo, impegnato a combattere l’infezione, non potrebbe trarre beneficio dalle cure, anzi potrebbe rischiare di peggiorare la situazione.

In conclusione, la scelta di usufruire delle cure termali deve essere sempre preceduta da una valutazione attenta del proprio stato di salute. Il consiglio di un medico, che potrà valutare la compatibilità delle cure con la propria condizione clinica, è fondamentale per evitare potenziali rischi e per garantire che l’esperienza termale sia davvero un momento di benessere e recupero. Solo così, le acque salutari potranno donare i loro benefici senza compromettere la salute.