Come fare se si forma il tappo di feci?

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Un fecaloma richiede lammorbidimento delle feci indurite tramite clisteri, supposte o rimozione manuale. In situazioni più complesse, lintervento chirurgico potrebbe essere necessario per risolvere lostruzione.

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Il Fecaloma: Quando l’ostruzione intestinale diventa un’emergenza

Il fecaloma, un’accumulo di feci dure e secche che formano una massa compatta nell’intestino retto o sigma, rappresenta un problema di salute spesso sottovalutato, ma che può causare disagio significativo e, in casi più gravi, richiedere un intervento medico urgente. A differenza della semplice stitichezza, il fecaloma costituisce un’ostruzione meccanica, impedendo il normale transito delle feci. La sua formazione è spesso legata a una combinazione di fattori, tra cui la disidratazione, una dieta povera di fibre, la scarsa attività fisica, l’assunzione di determinati farmaci (come oppioidi) e alcune condizioni mediche preesistenti, come la neuropatia diabetica o l’ipotiroidismo.

I sintomi possono variare in intensità, ma generalmente includono una sensazione di gonfiore addominale, dolori crampiformi, stitichezza persistente, nausea, vomito e, nei casi più avanzati, febbre e segni di infezione. La palpazione addominale può rivelare la presenza di una massa dura e indolore nel basso ventre. È importante sottolineare che la semplice assenza di evacuazione non è sempre indicativa di un fecaloma; la consistenza delle feci e la presenza di altri sintomi sono elementi cruciali per la diagnosi.

Il trattamento del fecaloma dipende dalla gravità della situazione. Nei casi meno gravi, la prima linea di intervento consiste nell’ammorbidire le feci indurite. Questo può essere ottenuto attraverso l’utilizzo di lassativi specifici, prescritti dal medico, che favoriscono l’idratazione delle feci e ne facilitano l’evacuazione. In aggiunta, si consiglia un aumento dell’apporto di liquidi e una dieta ricca di fibre.

In situazioni più complesse, quando i lassativi si rivelano inefficaci, potrebbero rendersi necessari interventi più invasivi. I clisteri, che introducono liquidi nel retto per ammorbidire le feci, rappresentano un’opzione comune. Allo stesso modo, le supposte possono esercitare un’azione locale, facilitando l’evacuazione. In alcuni casi, la rimozione manuale del fecaloma da parte di un medico specialista può essere necessaria. Questa procedura, se eseguita da personale qualificato, è generalmente sicura ed efficace.

Nei casi più gravi, quando il fecaloma provoca un’ostruzione intestinale completa e significativa, con conseguenti complicanze come la perforazione intestinale o la peritonite, l’intervento chirurgico potrebbe essere l’unica soluzione. In questi scenari, la tempestività dell’intervento è fondamentale per evitare conseguenze potenzialmente letali.

Prevenire la formazione di fecalomi è fondamentale. Adottare uno stile di vita sano, con un’alimentazione ricca di fibre, un’adeguata idratazione e una regolare attività fisica, riduce significativamente il rischio. Ascoltare attentamente il proprio corpo e consultare un medico in caso di stitichezza persistente o di altri sintomi allarmanti è essenziale per prevenire l’insorgere di complicazioni. Ricorda: la prevenzione è sempre la migliore terapia.