Come guarire da intolleranza al lattosio?

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Lintolleranza al lattosio non ha cura farmacologica. La soluzione consiste nel diminuire lassunzione di lattosio, integrando il calcio eventualmente carente con appositi supplementi per mantenere un apporto adeguato.

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Intolleranza al Lattosio: Convivere Bene con una Condizione Diffusa

L’intolleranza al lattosio, un disturbo digestivo sempre più comune, può manifestarsi con una serie di sintomi sgradevoli, dall’eccessiva produzione di gas e gonfiore addominale, fino a crampi e diarrea. Sebbene non esista una “cura” definitiva e farmacologica, convivere serenamente con l’intolleranza al lattosio è assolutamente possibile, adottando strategie mirate e consapevoli.

Comprendere la radice del problema è il primo passo. L’intolleranza al lattosio è causata da una carenza o da un’attività insufficiente dell’enzima lattasi, prodotto dall’intestino tenue. Questo enzima è responsabile della scissione del lattosio, lo zucchero presente nel latte e in molti prodotti lattiero-caseari, in glucosio e galattosio, zuccheri più semplici che possono essere assorbiti dall’organismo. Quando la lattasi è carente, il lattosio non digerito raggiunge il colon, dove viene fermentato dai batteri intestinali, causando i fastidiosi sintomi.

Gestione Alimentare: La Chiave del Benessere

La gestione dell’intolleranza al lattosio si basa principalmente sulla riduzione dell’assunzione di lattosio. Questo non significa necessariamente eliminare completamente tutti i latticini dalla propria dieta, ma piuttosto imparare a conoscere il proprio livello di tolleranza e a fare scelte alimentari consapevoli.

  • Individuare la Propria Soglia di Tolleranza: La quantità di lattosio tollerata varia significativamente da persona a persona. Iniziare con piccole porzioni di latticini e osservare attentamente la reazione del proprio corpo è fondamentale.
  • Leggere Attentamente le Etichette: Il lattosio è presente in una vasta gamma di alimenti, spesso inaspettati, come pane, salse, dolci, e persino alcuni farmaci. Prestare attenzione alle etichette e ricercare la dicitura “senza lattosio” o “a basso contenuto di lattosio”.
  • Scegliere Alternative Senza Lattosio: Il mercato offre oggi un’ampia varietà di prodotti senza lattosio, come latte, yogurt, formaggi, e gelati a base di soia, riso, mandorla, cocco o avena.
  • Optare per Latticini a Basso Contenuto di Lattosio: Alcuni latticini, come i formaggi stagionati (parmigiano reggiano, grana padano) e lo yogurt greco, contengono naturalmente meno lattosio grazie al processo di fermentazione.
  • Utilizzare Enzimi Lattasi: In commercio esistono integratori di enzima lattasi da assumere prima dei pasti contenenti lattosio. Questi integratori possono aiutare a digerire il lattosio e prevenire i sintomi.

L’Importanza del Calcio e della Vitamina D

L’eliminazione o la riduzione dei latticini dalla dieta può portare a una carenza di calcio e vitamina D, nutrienti essenziali per la salute delle ossa. È fondamentale assicurarsi un adeguato apporto di questi nutrienti attraverso altre fonti alimentari e, se necessario, attraverso l’integrazione.

  • Fonti di Calcio Non Lattiero-Casearie: Verdure a foglia verde (broccoli, cavoli), tofu arricchito, sardine con spine, mandorle, semi di sesamo e bevande vegetali fortificate sono ottime fonti di calcio.
  • Fonti di Vitamina D: Pesce grasso (salmone, sgombro), uova, funghi esposti alla luce solare e alimenti fortificati (cereali, succhi di frutta) sono buone fonti di vitamina D.
  • Integrazione: Se l’apporto di calcio e vitamina D attraverso l’alimentazione non è sufficiente, è consigliabile consultare un medico o un nutrizionista per valutare la necessità di un’integrazione.

Consigli Aggiuntivi per una Vita Serena con l’Intolleranza al Lattosio:

  • Ascoltare il Proprio Corpo: Prestare attenzione ai segnali che invia il corpo dopo aver consumato determinati alimenti.
  • Tenere un Diario Alimentare: Annotare i cibi consumati e i sintomi manifestati può aiutare a individuare i cibi “trigger”.
  • Consultare un Professionista: Un dietologo o un nutrizionista può aiutare a elaborare un piano alimentare personalizzato e a garantire un adeguato apporto di nutrienti.

In conclusione, l’intolleranza al lattosio non è una condanna. Con un approccio consapevole e personalizzato, è possibile gestire efficacemente i sintomi e mantenere uno stile di vita sano e appagante, godendo del piacere del cibo senza rinunce eccessive. La chiave sta nell’informazione, nell’ascolto del proprio corpo e nella ricerca di un equilibrio alimentare adatto alle proprie esigenze.