Come leggere i numeri sulle uova?

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Dal 5 aprile, le uova riportano un nuovo codice di tracciabilità: una sigla (es. IT), il codice Istat di comune e provincia, e un codice identificativo dellallevatore, in aggiunta al numero che indica il metodo di allevamento.
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Decifrare il codice segreto delle uova: una guida alla nuova tracciabilità

Da aprile 2024, la colazione degli italiani si arricchisce di un dettaglio, apparentemente piccolo, ma di grande importanza: un nuovo codice di tracciabilità sulle uova. Questo codice, più completo e preciso rispetto al passato, ci permette di conoscere con maggiore chiarezza l’origine e il metodo di allevamento delle uova che consumiamo, garantendo maggiore trasparenza e sicurezza alimentare. Ma come interpretare questi nuovi simboli?

Dimenticatevi i vecchi sistemi spesso criptici. Il nuovo codice, obbligatorio per legge, è composto da diverse parti che, una volta decifrate, ci svelano una storia completa del prodotto che stiamo per gustare.

La prima sezione è una sigla a due lettere che indica lo Stato membro dell’Unione Europea di provenienza. Per le uova italiane, naturalmente, troveremo “IT”.

Segue il codice ISTAT del comune e della provincia di origine dell’allevamento. Questo permette una geolocalizzazione precisa, consentendoci di capire da quale area geografica proviene il prodotto. Si tratta di un codice numerico, spesso piuttosto lungo, che può essere facilmente verificato attraverso il sito dell’ISTAT o con una semplice ricerca online. Questa precisione geografica è un elemento fondamentale per garantire la trasparenza e la tracciabilità dell’intera filiera produttiva.

Il codice prosegue con un codice identificativo dell’allevatore. Questo numero, unico e specifico per ogni azienda, completa la tracciabilità, consentendo di individuare con certezza l’azienda che ha prodotto le uova. La sua presenza rende possibile eventuali controlli e verifiche sulla qualità e sulle condizioni di allevamento.

Infine, troviamo il numero che indica il metodo di allevamento. Questo elemento, già presente in precedenza, rimane fondamentale:

  • 0: Uova da galline allevate in gabbia.
  • 1: Uova da galline allevate all’aperto.
  • 2: Uova da galline allevate a terra.
  • 3: Uova da galline allevate biologiche.

La combinazione di queste informazioni, leggibili chiaramente sulla confezione, fornisce un quadro completo e dettagliato sull’origine e sul ciclo di vita delle uova. Questo nuovo sistema di tracciabilità rappresenta un passo avanti significativo nella trasparenza del settore agroalimentare, permettendo ai consumatori di fare scelte più consapevoli e responsabili. Imparare a leggere questo codice non è solo utile, ma è un atto di partecipazione attiva nella difesa della qualità e della sicurezza alimentare. Prendiamoci il tempo per decodificare queste informazioni: la nostra salute e quella dell’ambiente ne beneficeranno.