Come si fa a capire se si ha il colon irritabile?

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Se avverti dolori addominali frequenti, gonfiore persistente, alterazioni dellalvo (diarrea, stipsi o alternanza) e sensazione di spossatezza, potresti soffrire di sindrome dellintestino irritabile. Questa condizione è piuttosto diffusa, colpisce una porzione significativa della popolazione ed è più frequente nelle donne.

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Come diagnosticare la sindrome dell’intestino irritabile

La sindrome dell’intestino irritabile (IBS) è un disturbo comune che causa una serie di sintomi gastrointestinali, tra cui:

  • Dolore addominale ricorrente
  • Gonfiore e distensione addominale
  • Alterazioni dell’evacuazione (diarrea, stitichezza o alternanza)
  • Sensazione di affaticamento

Sebbene l’IBS non sia una condizione pericolosa per la vita, può avere un impatto significativo sulla qualità della vita. È importante essere consapevoli dei sintomi e sapere quando consultare un medico per una diagnosi e un trattamento adeguati.

Diagnosi dell’IBS

La diagnosi di IBS si basa principalmente sui sintomi del paziente. Il medico eseguirà un’anamnesi approfondita per chiedere informazioni sui sintomi, sulla durata e su eventuali fattori scatenanti. Il medico può anche eseguire un esame fisico per cercare segni di sensibilità o distensione addominale.

Nei casi in cui i sintomi siano gravi o persistenti, il medico può prescrivere test aggiuntivi per escludere altre condizioni, come la malattia infiammatoria intestinale o il cancro del colon-retto. Questi test possono includere:

  • Esami del sangue
  • Esame delle feci
  • Colonscopia o sigmoidoscopia

Criteri diagnostici

In base ai criteri diagnostici stabiliti dal Consiglio Generale per la Gastroenterologia Funzionale (RGC), la diagnosi di IBS richiede la presenza di dolore addominale ricorrente associato ad almeno due dei seguenti sintomi:

  • Sollievo dal dolore con l’evacuazione
  • Esordio o peggioramento del dolore associato a un cambiamento nella frequenza delle evacuazioni
  • Esordio o peggioramento del dolore associato a un cambiamento nella forma delle feci

I sintomi devono essere presenti per almeno tre giorni al mese negli ultimi tre mesi.

Cause di IBS

La causa esatta dell’IBS è sconosciuta, ma si ritiene che sia causata da una combinazione di fattori, tra cui:

  • Genetica
  • Malfunzionamenti del sistema immunitario
  • Fattori di stress
  • Alterazioni della flora intestinale
  • Ipersensibilità viscerale (aumentata sensibilità del tratto gastrointestinale)

Trattamento dell’IBS

Il trattamento per l’IBS si concentra sulla gestione dei sintomi. Non esiste una cura definitiva, ma una combinazione di modifiche dello stile di vita, farmaci e terapie può contribuire ad alleviare i sintomi.

Le modifiche dello stile di vita che possono essere utili includono:

  • Seguire una dieta povera di FODMAP (oligosaccaridi, disaccaridi, monosaccaridi e polioli fermentabili)
  • Ridurre lo stress
  • Fare esercizio fisico regolarmente
  • Dormire a sufficienza

I farmaci che possono essere utilizzati per trattare l’IBS includono:

  • Antispasmodici per alleviare il dolore addominale
  • Antidiarroici per rallentare i movimenti intestinali
  • Lassativi per facilitare i movimenti intestinali
  • Farmaci antidepressivi per ridurre il dolore e alleviare i sintomi di affaticamento

Anche le terapie come l’ipnosi e la terapia cognitivo-comportamentale (CBT) possono essere utili per gestire i sintomi dell’IBS.

Se soffri di sintomi persistenti di IBS, è importante consultare un medico per una diagnosi e un trattamento adeguati. Con una gestione adeguata, la maggior parte delle persone affette da IBS può ridurre i sintomi e migliorare la qualità della vita.