Cosa deve avere una cucina per essere a norma?

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Cucine professionali a norma richiedono pavimenti lisci, lavabili, anti-assorbenti e disinfettabili, con angoli arrotondati per semplificare ligiene. È indispensabile un sifone dotato di griglia facilmente ispezionabile per garantire la pulizia e ligiene.

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La Cucina a Regola d’Arte: Come Progettare uno Spazio Professionale a Norma

La cucina, cuore pulsante di ogni attività di ristorazione, non è solo il luogo dove nascono le prelibatezze che deliziano i palati. È anche, e soprattutto, un ambiente di lavoro dove l’igiene e la sicurezza devono regnare sovrane. Progettare una cucina professionale che rispetti le normative vigenti è quindi un investimento fondamentale per tutelare la salute dei clienti, dei dipendenti e la reputazione stessa dell’attività.

Ma cosa significa esattamente “cucina a norma”? Al di là delle dimensioni e dell’organizzazione degli spazi, esistono requisiti specifici che riguardano materiali, impianti e procedure, pensati per prevenire contaminazioni e garantire un ambiente di lavoro salubre. Concentriamoci su un aspetto cruciale: le superfici e la pulizia.

Pavimenti impeccabili: la base per l’igiene

Il pavimento di una cucina professionale non è una semplice superficie calpestabile. È la prima barriera contro sporco, batteri e potenziali incidenti. Per questo motivo, la scelta del materiale e la sua corretta installazione sono di primaria importanza. Un pavimento a norma deve possedere caratteristiche ben precise:

  • Liscio: Evitare superfici rugose o porose, dove lo sporco può annidarsi e diventare difficile da rimuovere.
  • Lavabile: La pulizia quotidiana è essenziale. Il materiale deve resistere all’azione di detergenti e disinfettanti senza deteriorarsi.
  • Anti-assorbente: Evitare materiali che assorbono liquidi, come il legno non trattato o il cotto grezzo. L’assorbimento favorisce la proliferazione batterica e la formazione di odori sgradevoli.
  • Disinfettabile: Deve poter essere trattato con prodotti specifici per eliminare germi e batteri, garantendo un’igiene profonda.
  • Angoli arrotondati: Un dettaglio spesso trascurato, ma fondamentale per facilitare la pulizia e prevenire l’accumulo di sporco negli angoli, zone notoriamente difficili da raggiungere.

Queste caratteristiche rendono piastrelle in gres porcellanato, resine epossidiche o pavimenti in PVC specifici per ambienti alimentari le scelte più comuni e raccomandate.

L’importanza del sifone: un dettaglio spesso sottovalutato

Un altro elemento cruciale per garantire l’igiene in cucina è il sifone. Spesso relegato a un ruolo secondario, il sifone è un componente essenziale per prevenire la risalita di cattivi odori e, soprattutto, per intercettare residui di cibo e grasso che potrebbero intasare le tubature. Un sifone a norma deve quindi essere:

  • Dotato di griglia: Impedisce il passaggio di detriti solidi di grandi dimensioni, evitando ostruzioni a valle.
  • Facilmente ispezionabile: Deve essere progettato per consentire una pulizia periodica e la rimozione di eventuali residui accumulati. Questa operazione è fondamentale per garantire il corretto funzionamento del sistema di scarico e prevenire problemi igienici.

Scegliere un sifone con un sistema di apertura e chiusura rapido e intuitivo semplifica le operazioni di manutenzione e pulizia, incentivando a svolgerle con maggiore frequenza.

Oltre i materiali: la cultura dell’igiene

Avere una cucina con pavimenti lisci e sifoni efficienti è un ottimo punto di partenza, ma non è sufficiente a garantire un ambiente di lavoro a norma. L’igiene in cucina è una questione di cultura, di prassi quotidiane e di formazione del personale. È fondamentale implementare un sistema di pulizia regolare e rigoroso, formare i dipendenti sulle corrette procedure di igienizzazione e monitorare costantemente il rispetto delle normative.

In conclusione, progettare una cucina professionale a norma richiede attenzione ai dettagli, conoscenza delle normative vigenti e un impegno costante verso l’igiene e la sicurezza. Investire nella qualità dei materiali, nella formazione del personale e nell’implementazione di procedure adeguate è la chiave per creare un ambiente di lavoro salubre, efficiente e conforme alle leggi. Un ambiente dove la creatività culinaria possa esprimersi al meglio, nel rispetto della salute dei clienti e dei lavoratori.