Cosa passa sulle mani in aeroporto?

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Nelle verifiche di sicurezza aeroportuali, il personale addetto passa sulle mani dei passeggeri e sulle cinture una striscia di tessuto speciale che rileva eventuali sostanze presenti sulla pelle o sugli indumenti. Il campione raccolto viene quindi analizzato da un apparecchio che individua eventuali tracce di esplosivi.

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Mani in alto… e sotto il tampone: cosa accade davvero al controllo sicurezza in aeroporto?

Alzi la mano chi, in coda ai controlli di sicurezza in aeroporto, non ha mai osservato con una punta di curiosità, forse anche di apprensione, l’addetto passare una striscia bianca sulle mani dei passeggeri. Cosa è quel piccolo rettangolo di tessuto e cosa ci fanno con il campione prelevato? Sfatiamo qualche mito e scopriamo la verità dietro a questa procedura ormai standard.

Non si tratta di un semplice controllo di pulizia, come qualcuno potrebbe pensare. Quella striscia, apparentemente innocua, è un tampone di campionamento specificamente progettato per rilevare tracce di esplosivi. Il materiale di cui è composto è in grado di assorbire microscopiche particelle presenti sulla pelle, sulle cinture e sugli altri oggetti che vengono a contatto con le nostre mani.

Immaginate di aver maneggiato fuochi d’artificio, fertilizzanti o altri materiali contenenti nitrati, anche giorni prima del vostro volo. Residui invisibili a occhio nudo potrebbero rimanere sulle vostre mani e, di conseguenza, essere trasferiti sul tampone. Lo stesso vale per le cinture, spesso a contatto con borse e zaini che potrebbero aver trasportato oggetti potenzialmente a rischio.

Una volta raccolto il campione, l’addetto inserisce il tampone in un analizzatore a ioni di mobilità spettrometrica (IMS). Questo sofisticato dispositivo “vaporizza” il materiale raccolto e lo sottopone a un campo elettrico. Le diverse molecole presenti nel campione si muovono a velocità differenti a seconda della loro massa e carica, creando uno spettro unico. Questo spettro viene quindi confrontato con un database di sostanze esplosive conosciute.

Se viene rilevata una corrispondenza, l’apparecchio emette un segnale di allarme. A questo punto, il passeggero verrà sottoposto a ulteriori controlli, inclusi ispezioni più approfondite del bagaglio e perquisizioni personali, per accertare la natura della sostanza rilevata e garantire la sicurezza di tutti.

È importante sottolineare che il test è estremamente sensibile e può rilevare anche quantità infinitesimali di materiale. Questo significa che anche un contatto accidentale o indiretto con sostanze potenzialmente pericolose potrebbe innescare l’allarme. Per questo motivo, è fondamentale collaborare con il personale di sicurezza e fornire tutte le informazioni necessarie per chiarire eventuali dubbi.

In conclusione, il tampone utilizzato ai controlli di sicurezza aeroportuali non è un semplice vezzo, ma uno strumento fondamentale per garantire la sicurezza dei voli. La sua capacità di rilevare tracce microscopiche di esplosivi rappresenta un’importante linea di difesa contro potenziali minacce, contribuendo a rendere i nostri viaggi aerei più sicuri.