Cosa piantare dopo aver tolto le fave?

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Dopo la raccolta delle fave, il terreno è arricchito di azoto grazie alla presenza dei noduli radicali di questa leguminosa. Pertanto, è consigliabile piantare ortaggi che necessitano di molto azoto, come pomodori, peperoni o zucchine.

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Dopo le Fave, un Tripudio di Sapori nell’Orto: Sfruttare al Meglio l’Azoto Naturale

Le fave, con il loro sapore unico e la loro ricchezza di nutrienti, sono un’aggiunta preziosa all’orto primaverile. Ma una volta che l’ultimo baccello è stato raccolto e le piante sono state rimosse, non è il momento di lasciare che il terreno si riposi. Anzi, è l’occasione perfetta per pianificare la prossima coltivazione, sfruttando al massimo il “dono” che le fave ci hanno lasciato: un terreno naturalmente arricchito di azoto.

Le fave, come tutte le leguminose, hanno la straordinaria capacità di fissare l’azoto atmosferico nel terreno grazie alla simbiosi con batteri presenti nei loro noduli radicali. Questo azoto diventa una risorsa preziosa per le successive colture, riducendo la necessità di fertilizzanti chimici e favorendo una crescita sana e vigorosa.

Ma cosa piantare quindi, dopo le fave? La risposta è semplice: ortaggi “affamati” di azoto, ovvero quelli che traggono il massimo beneficio da questo elemento nutritivo. La scelta ideale ricade su piante che richiedono un’abbondante quantità di azoto per sviluppare una vegetazione lussureggiante e produrre frutti generosi.

Ecco alcune opzioni eccellenti:

  • Pomodori: Il re dell’orto estivo, il pomodoro, è un grande consumatore di azoto. Piantare i pomodori dopo le fave significa fornirgli una base nutrizionale solida, che si tradurrà in piante robuste, fogliame rigoglioso e, soprattutto, abbondanti pomodori succosi.
  • Peperoni: Simili ai pomodori in termini di esigenze nutrizionali, i peperoni beneficiano enormemente dell’azoto rilasciato dalle fave. Che si tratti di peperoni dolci o piccanti, una crescita vigorosa è essenziale per una produzione abbondante.
  • Zucchine: Le zucchine sono famose per la loro rapida crescita e la loro generosa produzione. L’azoto extra fornito dalle fave le aiuta a sviluppare un fogliame sano e a produrre un’incredibile quantità di zucchine fresche.
  • Melanzane: Un’altra solanacea che ama l’azoto, le melanzane si avvantaggeranno della ricchezza del terreno lasciato dalle fave. Questo si tradurrà in piante più grandi e resistenti, capaci di sostenere il peso dei frutti.
  • Mais: Sebbene non sia un ortaggio nel senso stretto del termine, il mais è un’altra opzione valida. Si tratta di una pianta che richiede un’elevata quantità di azoto per crescere alta e produrre pannocchie piene.

Un consiglio extra:

Prima di piantare, è consigliabile incorporare al terreno del compost maturo o del letame ben decomposto per arricchirlo ulteriormente di sostanza organica e migliorare la sua struttura. Questo aiuterà a trattenere l’azoto e a renderlo più disponibile per le nuove piante.

In definitiva, la coltivazione delle fave non è solo un piacere per il palato, ma anche un’ottima strategia per migliorare la salute del terreno e prepararlo ad accogliere nuove colture. Sfruttando l’azoto fissato dalle fave, potrete godere di un orto più rigoglioso e produttivo, riducendo la dipendenza da fertilizzanti chimici e contribuendo a un ambiente più sano. Quindi, dopo le fave, preparatevi a un tripudio di sapori e colori nel vostro orto!