Cosa posso mangiare dopo 16 ore di digiuno?

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Dopo un digiuno di 16 ore, opta per carboidrati complessi e nutrienti anziché semplici pane e pasta. Scegli cereali integrali come avena (anche porridge), farro, segale e orzo. Puoi variare con pseudocereali come quinoa, amaranto o grano saraceno per un pasto equilibrato e saziante.

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Rompere il digiuno: il risveglio del metabolismo dopo 16 ore

Il digiuno intermittente, e in particolare il metodo del digiuno di 16 ore, sta guadagnando sempre più popolarità. Ma cosa mangiare dopo un periodo così lungo senza cibo? La scelta non è banale, perché un ritorno improvviso ad alimenti poco salutari può vanificare i benefici del digiuno stesso, creando un senso di pesantezza e disagio. La chiave sta nell’optare per alimenti che riattivano gradualmente il metabolismo, fornendo nutrienti essenziali e un senso di sazietà duraturo.

Dimenticatevi quindi pane bianco e pasta raffinata: il primo pasto dopo 16 ore di digiuno non deve essere un’abbuffata di carboidrati semplici e zuccheri veloci. Questi, infatti, causano picchi glicemici repentini, seguiti da altrettanto repentini cali, portando a spossatezza e a una maggiore fame nel giro di poco tempo. L’obiettivo è invece quello di fornire al corpo carburante di qualità, che venga digerito lentamente e rilasci energia in modo costante.

La soluzione ideale risiede nei carboidrati complessi. Questi, a differenza dei semplici, sono ricchi di fibre e nutrienti, fornendo un apporto energetico prolungato e favorendo la regolarità intestinale. Eccellenti opzioni includono:

  • Cereali integrali: L’avena, regina indiscussa della colazione, sia in fiocchi per un semplice porridge, sia in altre preparazioni, è un’ottima scelta. Altrettanto validi sono il farro, la segale e l’orzo, versatili e adatti a molteplici ricette. Ricordate di preferire sempre le versioni integrali, ricche di fibra.

  • Pseudocereali: Per chi desidera variare, i pseudocereali offrono un’interessante alternativa. La quinoa, l’amaranto e il grano saraceno, pur non essendo botaniciamente cereali, presentano caratteristiche nutrizionali simili e un elevato contenuto di proteine e fibre. Sono perfetti per preparare insalate, zuppe o come contorno.

La scelta del cibo dopo un digiuno di 16 ore dovrebbe essere guidata da un principio di gradualità e di equilibrio. Considerate l’aggiunta di proteine magre (uova, yogurt greco, pesce) e di una porzione di frutta o verdura, per completare il pasto e renderlo ancora più nutriente e saziante. Ascoltare il proprio corpo è fondamentale: se si avverte un senso di pesantezza o disagio, è preferibile ridurre le porzioni e preferire alimenti più leggeri. Il fine ultimo è riattivare il metabolismo in modo sano e sostenibile, non sovraccaricarlo con un pasto troppo abbondante o ricco di elementi dannosi. La chiave del successo del digiuno intermittente sta proprio nella consapevolezza e nella scelta oculata degli alimenti.