Cosa prendere per lo stomaco post sbornia?
La sbornia è passata, lo stomaco no? Ecco come lenirlo.
La serata è stata memorabile, l’allegria contagiosa e i brindisi si sono susseguiti senza sosta. Ma ora, il giorno dopo, la festa è finita e a farne le spese è il vostro stomaco. Nausea, bruciore, senso di pesantezza: la sbornia si fa sentire, e con prepotenza. Come rimettere in sesto il sistema digestivo e tornare a godersi la giornata?
Dimenticate le soluzioni miracolose, la chiave per lenire lo stomaco dopo una sbornia risiede nella delicatezza e nella gradualità. Il primo, fondamentale passo è la reidratazione. L’alcol disidrata l’organismo, quindi reintegrare i liquidi persi è cruciale. Evitate però di ingurgitare grandi quantità d’acqua in un colpo solo: questo potrebbe peggiorare la nausea. Optate invece per piccoli sorsi di acqua a temperatura ambiente, distribuiti nell’arco della mattinata. L’acqua fredda, infatti, può irritare ulteriormente lo stomaco già provato.
Un valido aiuto può arrivare anche dal mondo delle tisane. Alcune erbe, infatti, possiedono proprietà digestive e lenitive che possono contribuire a ristabilire il benessere gastrico. Lo zenzero, ad esempio, è noto per le sue virtù antinausea e antiinfiammatorie. Anche la cannella, con la sua azione carminativa, può favorire la digestione e alleviare il senso di gonfiore. La liquirizia, invece, grazie alle sue proprietà gastroprotettive, può contribuire a lenire le irritazioni della mucosa gastrica. Infine, la camomilla e il tè verde, con le loro proprietà calmanti e antiossidanti, possono aiutare a ridurre lo stress digestivo e favorire il recupero.
Un’avvertenza importante: anche con le tisane, la moderazione è fondamentale. Assumerne troppe, infatti, potrebbe avere l’effetto opposto, sovraccaricando ulteriormente il sistema digestivo. Ascoltate il vostro corpo e regolatevi di conseguenza.
Oltre all’idratazione e alle tisane, è consigliabile evitare cibi pesanti, grassi e piccanti nelle ore successive alla sbornia. Optate invece per alimenti leggeri e digeribili, come crackers, riso in bianco o frutta fresca.
Ricordate che questi consigli sono indicazioni generali e non sostituiscono il parere di un medico. Se i sintomi persistono o peggiorano, è sempre opportuno consultare un professionista della salute.
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