Dove si trova la data di scadenza?

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La data di scadenza, indicata sulle confezioni degli alimenti con la dicitura da consumarsi ENTRO, indica il termine ultimo per il consumo del prodotto per garantire la sua sicurezza e qualità.

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Caccia alla Scadenza: Dove Trovarla e Perché è Fondamentale

La data di scadenza, quell’enigmatico numerino spesso nascosto tra codici a barre e tabelle nutrizionali, è la nostra sentinella contro spiacevoli sorprese alimentari. Ma dove si nasconde esattamente e perché è così cruciale prestarle attenzione?

Come un piccolo tesoro da scoprire, la data di scadenza non ha una dimora fissa. La sua posizione varia a seconda del tipo di prodotto e della confezione. Sulle confezioni degli alimenti, solitamente preceduta dalla dicitura “da consumarsi ENTRO”, indica inequivocabilmente il termine ultimo entro il quale il prodotto può essere consumato in sicurezza e mantenendo intatte le sue qualità organolettiche.

La caccia alla scadenza, quindi, richiede un occhio attento e un pizzico di spirito investigativo. Ecco alcuni dei luoghi più comuni dove potremmo trovarla:

  • Alimenti freschi e confezionati: Spesso stampata a inchiostro indelebile sui bordi della confezione, sia sulla parte frontale che posteriore. Controllare attentamente l’etichetta principale, le linguette di chiusura o il fondo della confezione.
  • Latticini e derivati: Solitamente impressa sul coperchio, sul fondo del contenitore o sull’etichetta laterale.
  • Conserve e scatolame: Spesso impressa sul fondo della lattina o del barattolo, a volte in rilievo, richiedendo una buona illuminazione per essere individuata.
  • Prodotti surgelati: Generalmente stampata sull’involucro esterno, in prossimità del codice a barre.
  • Bevande: Sulle bottiglie, sia in vetro che in plastica, può essere impressa sull’etichetta, sul collo della bottiglia o, nel caso delle lattine, sul fondo.

Perché la data di scadenza è così importante?

La data di scadenza non è un mero suggerimento, ma un’indicazione precisa del limite temporale entro il quale un alimento può essere consumato senza rischi per la salute. Superata questa data, la qualità del prodotto potrebbe deteriorarsi, con conseguente perdita di sapore, consistenza e valore nutritivo. Ma, aspetto ancora più critico, potrebbero svilupparsi batteri nocivi responsabili di intossicazioni alimentari.

Consumare alimenti scaduti può provocare sintomi come nausea, vomito, diarrea e, in casi più gravi, infezioni più serie che richiedono cure mediche. Pertanto, ignorare la data di scadenza è un rischio che non vale la pena correre.

Oltre la scadenza: il “da consumarsi preferibilmente entro…”

È importante distinguere la dicitura “da consumarsi ENTRO” dalla dicitura “da consumarsi PREFERIBILMENTE entro…”. Quest’ultima indica la Data di Durabilità Minima (DDM), che si riferisce alla qualità ottimale del prodotto. Oltre questa data, l’alimento può ancora essere consumato in sicurezza, ma potrebbe aver perso alcune delle sue caratteristiche organolettiche (sapore, colore, consistenza). Tuttavia, è sempre consigliabile utilizzare il buon senso e valutare l’aspetto, l’odore e la consistenza del prodotto prima di consumarlo.

In conclusione, la caccia alla scadenza è un’attività fondamentale per la nostra sicurezza alimentare. Prestare attenzione a dove è posizionata, comprendere il suo significato e rispettare le indicazioni riportate sulle confezioni sono gesti semplici ma cruciali per proteggere la nostra salute e quella dei nostri cari. Non sottovalutiamo il potere di questo piccolo numerino: è il nostro alleato nella lotta contro i pericoli nascosti nel mondo del cibo.