Quando mi sveglio non riesco a riaddormentarmi.?
Se il sonno si interrompe e non si riesce a riprendere, è consigliabile alzarsi e cambiare ambiente. Si può provare con attività rilassanti come ascoltare musica tranquilla o leggere. Dopo un breve periodo, si può tornare a letto, sperando di ritrovare il sonno.
Il tormento dell’insonnia frammentata: quando il risveglio notturno diventa un incubo
Il buio della stanza, l’orologio che scandisce i minuti, la consapevolezza che l’alba è ancora lontana: il risveglio notturno può trasformarsi in una vera e propria tortura quando il sonno si rifiuta di tornare. Quel momento in cui, nonostante la stanchezza, gli occhi restano spalancati e la mente inizia a vagare tra pensieri e preoccupazioni, è familiare a molti. E la frustrazione di non riuscire a riaddormentarsi, alimentando un circolo vizioso di ansia e insonnia, può compromettere significativamente la qualità della vita.
Contrariamente all’istinto di rimanere a letto, costringendosi a dormire, la strategia più efficace in questi casi è spesso quella di alzarsi e cambiare ambiente. Restare sdraiati, fissando il soffitto, amplifica solo la sensazione di frustrazione e associa il letto all’insonnia, anziché al riposo. Rompere questo schema negativo è fondamentale per riconquistare la serenità notturna.
Un’alternativa valida è quella di dedicarsi ad attività rilassanti in un altro ambiente, preferibilmente con una luce soffusa. Ascoltare musica calma, melodie ambientali o suoni della natura può aiutare a distrarre la mente dai pensieri assillanti e a favorire un senso di pace e tranquillità. Anche la lettura può essere un’ottima soluzione, purché si scelgano testi non troppo coinvolgenti o stimolanti. L’obiettivo è quello di rallentare i ritmi cerebrali e predisporre il corpo al riposo, senza però affaticare ulteriormente la mente.
È importante evitare attività che richiedono un eccessivo sforzo mentale o fisico, come lavorare al computer, guardare la televisione o fare esercizio fisico intenso. Anche l’esposizione alla luce blu emessa dagli schermi di smartphone e tablet è sconsigliata, poiché interferisce con la produzione di melatonina, l’ormone che regola il ciclo sonno-veglia.
Dopo un periodo che può variare dai 15 ai 30 minuti, quando ci si sente nuovamente assonnati, è possibile tornare a letto. L’aver interrotto il ciclo di ansia legato all’insonnia e l’aver rilassato corpo e mente aumentano le probabilità di riprendere il sonno in modo naturale e ristoratore.
Se i risvegli notturni diventano frequenti e compromettono significativamente la qualità del sonno, è consigliabile consultare un medico o uno specialista del sonno per individuare le possibili cause sottostanti e adottare strategie personalizzate per migliorare il riposo notturno. L’insonnia frammentata può essere un sintomo di diverse condizioni, ed è importante affrontarla con l’approccio giusto per recuperare il benessere psico-fisico.
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