Quando si considera diarrea?

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La diarrea è caratterizzata da feci liquide o semiliquide emesse con maggior frequenza rispetto alla norma. Può essere acuta (meno di 2 settimane) o cronica (circa 4 settimane).

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Diarrea: Quando Preoccuparsi e Cosa Fare

La diarrea, disturbo comune e spesso imbarazzante, si manifesta con un’alterazione delle normali abitudini intestinali, caratterizzata principalmente dall’emissione di feci liquide o semiliquide con una frequenza superiore al consueto. Ma quando la diarrea diventa un motivo di preoccupazione e quando possiamo affrontarla in autonomia? Distinguere tra un episodio transitorio e un problema più serio è fondamentale per la nostra salute.

Comprendere la durata della diarrea è il primo passo per valutarne la gravità. Possiamo distinguere principalmente due tipi:

  • Diarrea Acuta: Insorge improvvisamente e si risolve in genere entro un breve periodo, di solito meno di due settimane. Le cause più comuni sono infezioni virali (come il classico “virus intestinale”), intossicazioni alimentari, l’assunzione di specifici farmaci (come alcuni antibiotici) o cambiamenti improvvisi nella dieta.

  • Diarrea Cronica: Persiste per un periodo prolungato, generalmente superiore alle quattro settimane. In questi casi, la diarrea può essere sintomo di patologie sottostanti più complesse, che richiedono un’indagine medica approfondita. Tra le cause più frequenti di diarrea cronica troviamo la sindrome dell’intestino irritabile (IBS), le malattie infiammatorie croniche intestinali (come il morbo di Crohn e la colite ulcerosa), la celiachia, intolleranze alimentari (come quella al lattosio) o infezioni persistenti.

Quando è il caso di consultare un medico?

Sebbene molti episodi di diarrea si risolvano spontaneamente con riposo e idratazione, ci sono segnali d’allarme che non vanno sottovalutati. È importante rivolgersi al proprio medico curante o a uno specialista gastroenterologo nei seguenti casi:

  • Diarrea persistente (oltre due settimane per la diarrea acuta e, ovviamente, se si sospetta diarrea cronica). La persistenza dei sintomi indica la necessità di una diagnosi più precisa per escludere cause sottostanti più gravi.
  • Presenza di sangue nelle feci. Questo sintomo può indicare un’infiammazione o un’ulcera nel tratto gastrointestinale.
  • Febbre alta (oltre i 38°C). Può suggerire un’infezione batterica o virale grave.
  • Dolore addominale intenso e persistente. Potrebbe indicare un’infiammazione, un’ostruzione intestinale o altre condizioni che richiedono intervento medico.
  • Segni di disidratazione grave (vertigini, urine scarse e scure, bocca secca, debolezza). La diarrea può portare a una rapida perdita di liquidi ed elettroliti, rendendo necessaria la reidratazione intravenosa.
  • Diarrea che si manifesta dopo aver viaggiato in paesi con scarse condizioni igieniche. Potrebbe trattarsi di una diarrea del viaggiatore causata da agenti patogeni esotici.
  • Diarrea che si manifesta in pazienti con sistema immunitario compromesso (es. pazienti affetti da HIV, pazienti in chemioterapia). In questi casi, la diarrea può essere causata da infezioni opportunistiche e richiede un trattamento specifico.

Cosa fare in caso di diarrea lieve?

Nella maggior parte dei casi, un episodio di diarrea acuta lieve può essere gestito a casa seguendo alcuni semplici consigli:

  • Reidratazione: Bere abbondanti liquidi, come acqua, brodo vegetale, soluzioni reidratanti orali (disponibili in farmacia). Evitare bevande zuccherate, succhi di frutta e bevande gassate, che possono peggiorare la diarrea.
  • Dieta leggera: Consumare cibi facilmente digeribili, come riso bollito, patate lesse, banane, toast. Evitare cibi grassi, fritti, piccanti e latticini.
  • Riposo: Concedere al corpo il tempo necessario per riprendersi.
  • Probiotici: L’assunzione di probiotici può aiutare a ripristinare l’equilibrio della flora intestinale.

In conclusione, la diarrea è un disturbo comune che, nella maggior parte dei casi, si risolve spontaneamente. Tuttavia, è fondamentale saper riconoscere i segnali d’allarme e consultare un medico quando necessario. Una corretta idratazione e una dieta adeguata sono fondamentali per accelerare la guarigione e prevenire complicazioni. La conoscenza è il primo passo per prendersi cura della propria salute intestinale.