Quante assenze minime si possono fare?

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La frequenza minima richiesta per la validità dellanno scolastico è di almeno tre quarti dellorario annuale personalizzato, ovvero il 75% delle ore previste. In termini di assenze, ciò corrisponde a un massimo di 264 ore, pari al 25% dellorario totale.

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Il limite delle assenze a scuola: il 25% e il calcolo personalizzato

La domanda “Quante assenze minime si possono fare?” nasconde un equivoco di fondo. Infatti, non si parla di un minimo di assenze obbligatorie, ma di un massimo consentito per non compromettere la validità dell’anno scolastico. La normativa prevede che la frequenza minima richiesta sia di almeno tre quarti dell’orario annuale personalizzato, corrispondente al 75% delle ore previste. Questo significa che il limite massimo di assenze consentite è pari al restante 25%.

Spesso si sente parlare di 264 ore come limite massimo di assenza. Questo valore, tuttavia, non è universale, ma rappresenta un esempio calcolato su un orario annuale standard. La chiave per comprendere il calcolo corretto risiede nella personalizzazione dell’orario scolastico.

Ogni studente, infatti, ha un monte ore annuo differente, definito in base al proprio piano di studi, all’indirizzo scelto e alle eventuali opzioni attivate. Pertanto, il limite delle 264 ore è valido solo per chi ha un orario annuale di 1056 ore (264 è il 25% di 1056). Per calcolare correttamente il limite massimo di assenze consentite nel proprio caso specifico, è necessario:

  1. Conoscere il proprio orario annuale personalizzato: questo dato è reperibile sul sito web dell’istituto scolastico, sul registro elettronico o richiedendolo direttamente alla segreteria didattica.
  2. Calcolare il 25% dell’orario personalizzato: moltiplicando il numero totale di ore annuali per 0,25 si ottiene il numero massimo di ore di assenza consentite.

Ad esempio, uno studente con un orario annuale di 990 ore potrà assentarsi al massimo per 247,5 ore (990 x 0,25 = 247,5). È importante ricordare che le frazioni di ora vengono generalmente arrotondate per eccesso o per difetto a seconda delle disposizioni interne dell’istituto.

Superare il limite di assenze consentite, anche di poche ore, può comportare la non ammissione alla classe successiva. È fondamentale, quindi, monitorare costantemente le proprie assenze e, in caso di necessità, confrontarsi con i docenti e la segreteria didattica per valutare eventuali strategie di recupero o giustificazioni.

Infine, è importante sottolineare che il calcolo del 25% considera tutte le assenze, indipendentemente dalla loro motivazione (malattia, motivi personali, impegni sportivi, etc.). Alcune assenze, come quelle per motivi di salute documentati, potrebbero essere soggette a regolamentazioni specifiche, ma il principio generale del 75% di frequenza minima rimane invariato. È quindi consigliabile consultare il regolamento d’istituto per approfondire eventuali eccezioni o casi particolari.