Quante canne da pesca si possono usare dalla riva del mare?

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Sono consentite un massimo di 3 canne da pesca per pescatore. Ogni canna può avere al massimo 3 ami, tranne le lenze sabiki, che possono avere fino a 7 ami. Le lenze a mano hanno lo stesso limite dei 3 ami per lenza, fatta eccezione per le lenze sabiki.
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Tre Canne e il Sogno del Mare: Regole e Limiti per la Pesca Costiera

La brezza marina, il profumo di salsedine, l’attesa trepidante del pesce all’amo… la pesca dalla riva è un’esperienza appagante, ma richiede anche la conoscenza delle regole per praticarla nel rispetto dell’ambiente e delle normative vigenti. Un aspetto cruciale spesso trascurato riguarda il numero di canne utilizzabili contemporaneamente. Quanti sogni di catture abbondanti possono coesistere sulla stessa spiaggia?

La risposta, in Italia, è generalmente limitata a tre canne per pescatore. Questa è una regola di buon senso, volta a evitare un sovraffollamento eccessivo in un’area e a garantire una pesca sostenibile, evitando un’eccessiva pressione sull’ecosistema marino. Immaginate una spiaggia affollata da decine di canne, ciascuna con molteplici ami: la probabilità di impigliamenti, di intralcio e di danno all’ambiente sarebbe significativamente maggiore.

Ma le tre canne non sono una licenza poetica illimitata. Ogni canna, infatti, può ospitare un massimo di tre ami, a meno che non si utilizzi una lenza di tipo sabiki. Queste particolari lenze, progettate per catturare piccoli pesci esca, possono montare fino a sette ami, grazie alla loro specifica configurazione a più braccioli. Questa eccezione è giustificata dalla loro funzione e dal tipo di pesca che viene praticata.

Anche le lenze a mano, quelle utilizzate per la pesca più tradizionale e artigianale, rientrano nel limite generale dei tre ami per lenza, con la medesima eccezione per le sabiki. Quindi, anche se si sceglie un approccio più spartano, il numero massimo di ami resta vincolato a questa regola.

Ricordiamo che queste indicazioni sono generalmente valide, ma potrebbero subire variazioni in base a normative regionali o locali più restrittive. Prima di cimentarsi nella pesca è quindi fondamentale consultare le ordinanze specifiche dell’ente preposto alla gestione della pesca nella zona prescelta. Verificare eventuali periodi di divieto, le specie protette e le dimensioni minime di cattura è altrettanto importante per una pratica responsabile e rispettosa dell’ambiente.

La pesca costiera è un’attività che coniuga relax, passione e rispetto per la natura. Conoscere le regole e rispettarle contribuisce a preservare questo prezioso patrimonio e a garantire la possibilità di goderne per le generazioni future. Tre canne, un mare di emozioni, e un occhio attento alle normative: ecco la ricetta per una giornata di pesca indimenticabile.