Quanto camminare per evitare la trombosi?
Prevenire la trombosi, soprattutto dopo lunghi periodi di immobilità (voli, viaggi oltre le 4 ore), richiede una costante attività fisica. Alzarsi e camminare ogni 2-3 ore, favorendo la mobilità delle gambe, è fondamentale, così come indossare abiti comodi.
Camminare: un piccolo passo contro la trombosi
La trombosi, la formazione di coaguli di sangue all’interno dei vasi sanguigni, rappresenta un rischio concreto, soprattutto dopo lunghi periodi di immobilità. Viaggi aerei, tragitti in auto o autobus che superano le quattro ore, ma anche la sedentarietà prolungata sul posto di lavoro, possono favorire la stasi venosa, aumentando la probabilità di sviluppare questa patologia, in particolare a livello degli arti inferiori.
Mentre l’attenzione si concentra spesso su farmaci e terapie anticoagulanti, un’arma semplice ma potente contro la trombosi si trova a portata di…passo: camminare.
Muoversi regolarmente, anche con brevi camminate, è fondamentale per stimolare la circolazione sanguigna e contrastare la formazione di trombi. Durante i viaggi lunghi, alzarsi e camminare lungo il corridoio dell’aereo o del treno, o fare una sosta per sgranchirsi le gambe durante un viaggio in auto, dovrebbe diventare un’abitudine irrinunciabile. L’ideale è interrompere la posizione seduta ogni 2-3 ore, dedicando almeno 5-10 minuti a una breve passeggiata. Anche semplici esercizi da seduti, come flettere e distendere le caviglie o ruotare i piedi, possono contribuire a migliorare il flusso sanguigno.
L’efficacia di questa strategia risiede nella meccanica stessa del movimento: la contrazione dei muscoli delle gambe agisce come una vera e propria pompa, spingendo il sangue verso l’alto e contrastando la stasi venosa. Questo effetto benefico è amplificato dall’uso di calze elastiche a compressione graduata, che esercitano una pressione sulle gambe, favorendo ulteriormente il ritorno venoso.
Oltre al movimento, anche l’abbigliamento gioca un ruolo importante. Indossare abiti comodi, che non stringano eccessivamente gambe e vita, è fondamentale per evitare compressioni che possano ostacolare la circolazione. Scarpe comode e non troppo strette completano il quadro, permettendo ai piedi di muoversi liberamente e favorendo il microcircolo.
Prevenire la trombosi non richiede sforzi titanici, ma una consapevolezza costante e l’adozione di semplici accorgimenti. Camminare, muoversi regolarmente, prendersi cura del proprio corpo: piccoli gesti che possono fare una grande differenza per la salute e il benessere. Integrare queste pratiche nella vita quotidiana, soprattutto in previsione di lunghi periodi di immobilità, significa investire in un futuro più sano e libero dai rischi della trombosi.
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